Il fenomeno dell’erosione della costa è diventato ormai una delle calamità naturali cui l’uomo e le Istituzioni stanno tentando di porre dei rimedi con risultati che, malgrado le esose spese degli interventi, non sempre riesco ad essere accettabili. I marosi di quest’inizio anno con i relativi danni ai lungomari, hanno messo a nudo un problema abbastanza delicato ed anche pericoloso, perché il mare, il più delle volte, con le sue alte onde è diventato devastante ed inesorabile anche dove l’uomo ha cercato di fare fronte con degli interventi di prevenzione studiati pure scientificamente. Così, di anno in anno, stiamo assistendo a dei fenomeni di erosione della costa in tutta la riviera jonica ed i rimedi, dove sono in atto degli interventi, non sempre riescono a fare fronte all’azione devastante delle alte onde marine. Da Messina a Giardini Naxos, il mare sta diventando sempre più impetuoso, causando non solo il restringimento degli arenili, ma, in più punti, anche la scomparsa degli stessi. Tutto ciò sta facilitando l’avvicinamento costante verso i centri abitanti e le tante strutture turistico – alberghiere esistenti in questi circa 50 chilometri di riviera. I pochi progetti esistenti a protezione dei centri abitati marini e del ripascimento delle spiagge solo in parte, fino ad ora, hanno dato dei risultati concreti. La barriera di grossi massi realizzata nel mare di S.Alessio ha tenuto fino ad un certo punto, ma i danni sono stati lo stesso notevoli, perché le alte onde marine hanno distrutto parte del lungomare che in passato non era stato toccato. A Giardini Naxos, le cataste di pietre, ubicate a protezione dell’antica colonia greca, malgrado la predisposizione, non sono riuscite ad essere abbastanza efficienti. Gli amministratori locali chiedono sempre più fondi nel tentativo di poter elaborare dei progetti che possano veramente fungere da salvaguardia della costa, ma il mare, però, continua a minacciare seriamente tutti i centri jonici, distruggendo non solo i lungomari, ma causando pure seri danni a strutture pubbliche e private che si affacciano sull’arenile.
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