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De Luca lancia il progetto per le Europee. Rumors: Alemanno e Italexit probabili alleati e Laura Castelli tra i papabili per Bruxelles

Dopo mesi di ‘sedute spiritiche’ e interlocuzioni romane andate in fumo senza una rotta precisa, Sud chiama Nord sembra aver trovato la bussola in vista delle Europee. Dall’Assemblea nazionale di Taormina, alla presenza di centinaia di delegati provenienti da diverse regioni d’Italia e altri in video-collegamento, è emersa la tanto auspicata chiarezza: niente propri candidati ospiti nelle liste di altri o accordi con chi ha visioni opposte dell’Europa.

Per le elezioni europee di giugno, ScN – attraverso il voto dei propri tesserati – ha deciso di investire su un proprio progetto politico. Ci sarà il simbolo con la scritta De Luca e lo slogan ‘Libertà’. Non un progetto chiuso, anzi. Facendo leva sul vantaggio di non dovere raccogliere le firme perché il partito è presente in Parlamento, Cateno De Luca fa appello ai movimenti civici e alle forze politiche “che si oppongono alle attuali politiche nazionali ed europee e che rimettano al centro l’Italia, con il comune denominatore: meno Europa, più Italia, più autonomia e più equità”. Non ci sarà spazio per chi pensa che quest’Europa invece vada bene.

Assodato quindi che i ponti con Calenda, che invece proprio sul ‘più Europa’ ha sempre basato la propria linea politica, si sono da tempo interrotti (o forse non sono mai stati costruiti), chi potrebbero essere questi movimenti civici che andrebbero a braccetto con Cateno De Luca alle prossime Europee? Di sicuro ci sarà la lista ‘Orizzonte Comune’ di Francesco Cuccureddu che alle ultime elezioni in Sardegna è riuscito a eleggere tre consiglieri regionali. Un accordo strategico considerato che la circoscrizione Isole, quella sulla quale punta Sud chiama Nord per eleggere un proprio parlamentare europeo, include proprio Sicilia e Sardegna. Poi, come avevamo già scritto, si fanno i nomi del movimento ‘Indipendenza’ di Gianni Alemanno, anche da lui da tempo ha intrapreso una dura battaglia contro le attuali politiche europee, contro il governo Meloni e contro l’invio di nuove armi all’Ucraina. Si fa il nome anche del movimento euroscettico e sovranista ‘Italexit’ il quale, anche se orfano di Gianluigi Paragone, continua a essere accreditato dai sondaggi intorno all’1,5%. Alcuni dirigenti di Italexit erano anche presenti alla kermesse di Taormina.

Non a caso nel simbolo, presentato all’Assemblea nazionale nella sua versione embrionale, è incluso il simbolo di ScN insieme ad altri vuoti da riempire. Cateno De Luca ha illustrato anche la road map del percorso di avvicinamento con questi movimenti e con l’orizzonte il voto di giugno 2024. “La nostra deadline è tracciata – ha sottolineato De Luca -. Vedremo entro il 6 aprile, in occasione della manifestazione fissata a Roma, chi si presenterà per partecipare al nostro progetto. Sia chiaro, non possiamo svendere la nostra storia e la nostra esistenza per un seggio a Bruxelles”.

Affidato a Nicola Piepoli invece il sondaggio sul potenziale di crescita di Sud chiama Nord attestato al 5-7 per cento. Inoltre cresce la conoscenza del leader Cateno De Luca al 60 per cento con un più 12 per cento rispetto al mese di luglio 2023, con la fiducia stabile al 36 per cento (+1 per cento).

Nell’ipotesi che alla fine ScN riuscirà a superare l’ostacolo del 4% e, quindi, a eleggere un proprio rappresentato al Parlamento europeo, l’altra domanda che circolava all’Assemblea nazionale è: chi sarà il ‘prescelto’ per andare a Bruxelles? Cateno De Luca ha già fatto sapere che si candiderà, ma più come trascinatore della lista. Si fanno i nomi di Ismaele La Vardera e della presidente del partito Laura Castelli, i cui genitori sono originari della provincia di Caltanissetta. Sembra che alla fine si punterà tutto proprio sulla Castelli.

(Dario Rinaldi)

 

Leggi anche: La piazza romana di Cateno De Luca, tra agricoltori e attacchi a Lollobrigida e Salvini

1 COMMENT

  1. QUANTO È BELLA QUELLA POLTRONA DEL
    L EUROPARLAMENTO; GUADAGNARE VENTI MILA EURO AL MESE CHE PER CINQUE ANNI FANNO UN MILIONE E DUECENTO MILA EURO,FANNO GOLA AI NOSTRI POLITICI …

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