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Alì Terme: non c’è pace. Chiusa nuovamente la Statale 114 per il crollo della vecchia casa

Alì Terme – Nuovamente chiusa la Strada Statale 114 Messina Catania all’altezza delle ex Terme Granata Cassibile per mettere a norme e in sicurezza la strada dopo il crollo parziale di un vecchio edificio. I lavori inizieranno mercoledi 23 marzo e termineranno il 26 sera, per cui da sabato 27 potrebbe tornare a funzionare la circolazione. Problemi seri che mettono in difficoltà gli automobilisti, intaccano il buon nome del paese, alla ribalta in negativo per carenze dell’Anas, e creano in tutto il circondario comprensibili disagi. La situazione la spiega meglio il sindaco Carlo Giaquinta, (che si sta attivando per risolvere un difficile problema che si tramanda da tantissimi anni) con un dettagliato comunicato: “Il sindaco informa la cittadinanza che a seguito di un incontro con la proprietà dello stabile e la Società che provvederà all’esecuzione dei lavori, la situazione ad oggi è la seguente: è stato ultimato dalla proprietà l’iter con gli Enti interessati (Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali e Genio Civile) per l’inizio delle attività; in data odierna è stato formalizzato sempre da parte della proprietà il contratto con la Ditta per l’esecuzione dei lavori; i lavori inizieranno il 23/03/2022 e prevedono in questa fase la messa in sicurezza e la pulitura del manto stradale.  La durata prevista è di 3 giorni dopo di che sarà possibile il ripristino della circolazione presumibilmente a partire da Sabato 26 p.v. con modalità da concordare con la Società A.N.A.S. Per tutta la durata dei lavori la S.S. 114 rimarrà interdetta alla circolazione. Sarà mia cura comunicare eventuali aggiornamenti”. (nella foto la casa crollata, un pezzo di storia che va via) – – Il consigliere Christian Mazzucco ha così commentato il comunicato del sindaco: “Continua la chiusura della ss114, ennesimo danno alle tasche dei cittadini. Gli imprenditori del posto ormai sono stufi di queste continue condizioni che mettono in difficoltà tutta l’economia. Avevano promesso l’incessante lavoro per il ripristino della corsia; ma non si vede ne di giorno e ne di notte chi dovrebbe fare il suo dovere, cioè lavorare con le braccia come fanno tanti padri di famiglia. Perché di certo un masso, ormai da tempo, e tanti calcinacci non vengono rimossi con gli occhi di chi li va solo a vedere”.

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