Prima un breve periodo di lavoro “in nero”, poi l’assunzione di due dipendenti con un contratto che prevedeva un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio. E’ l’accusa contestata dalla Procura di Messina a un imprenditore del settore del commercio di articoli medicali e ortopedici di Giardini Naxos che è stato arrestato dalla Guardia di finanza per estorsione e posto ai domiciliari. Nei suoi confronti finanziari della compagnia di Taormina hanno eseguito un provvedimento cautelare del gip che dispone anche un sequestro di beni per complessivi 12.730 euro. Le indagini delle Fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Messina, consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, avrebbero permesso di accertare che l’imprenditore, a fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga, avrebbe costretto – nell’ultimo triennio – le dipendenti a restituire quota parte dello stesso in contanti, con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto.
Estorce parte dello stipendio ai dipendenti, arrestato imprenditore di Giardini
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e perchè non avrebbe dovuto? un cialtrone, proprietario di un supermarket della zona jonica e, se sono informato bene, anche RECIDIVO, in combutta con alcuni suoi familiari taglieggiava allo stesso modo i suoi dipendenti. Dopo qualche settimana è tornato in libertà. Però stavolta l’autorità giudiziaria sembra aver scelto una strada diversa, con cui concordo: è nel portafogli che bisogna colpire questa gentaglia se si vuole fargli davvero la bua. Minacciarli di sfracelli penali non serve a nulla, potendo loro valersi di avvocati della loro stessa pasta che gli eviteranno il carcere.