Furci Siculo – I cittadini hanno tirato un sospiro di sollievo quando hanno appreso dal sindaco che i lavori per la risagomatura del torrente Savoca dovrebbero essere completati prima del prossimo inverno. Questo perché nel mese di gennaio del 2020 il torrente in piena ha più volte tentato di rompere gli argini e allagare buona parte del paese. I lavori finanziati dalla Protezione civile prevedono la ricostruzione degli argini a partire dalla foce fino alla frazione Calcare. La terra scavata al centro viene spostata ai lati, in modo che il letto del Savoca venga abbassato. “Purtroppo – ha detto ancora Francilia – la terra in esubero non potrà essere usata per il ripascimento della spiaggia”. A Furci Siculo l’arenile si sta riducendosi sempre più, per cui la terra prelevata dall’alveo del torrente sarebbe stata utile. Certamente si provvederà con altri interventi, visto che analogo progetto della Protezione civile è stato adottato per il torrente Pagliara che divide Furci Siculo da Roccalumera. “Anche per questi lavori sono stati stanziati 500 mila euro – ha dichiarato il sindaco – l’unica cosa che chiediamo alla Protezione civile regionale è di procedere al più presto per la gara d’appalto, in modo che l’opera venga completata prima del prossimo inverno”. La risagomatura dei torrenti Savoca e Pagliara, i cui lavori sono iniziati per il primo ma stentano a partire per il secondo, consentiranno di ammassare quintali di terra ai fianchi dei torrenti ed evitare così possibili straripamenti nelle giornate di piena.
se la sagomatura rimane com’è in atto il pericolo aumenta. Qualcuno di competenza mi darà ragione. Se la terra non viene tolta sono saldi buttati al vento, anzi nell’acqua.