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ROCCALUMERA, LA VOGLIONO SANTA

Roccalumera – “Per la beatificazione della Serva di Dio, Madre Veronica Briguglio, passerà ancora del tempo. Però nella stesura del dossier, da inoltrare alla Congregazione, si sono presentati ben 221 testimoni, contro i 40/50 di tutti gli altri casi. Ciò dimostra che la Serva di Dio ha lasciato una traccia profonda negli anziani di tutto il mondo”. Lo ha dichiarato il prof. Ulderico Parente, studioso ed esperto dei processi di beatificazione, che ha relazionato sulla vita di Madre Veronica, morta il 3 febbraio 1950 a Roccalumera in odore di santità. Il relatore ha dichiarato inoltre che per la venerabilità necessita documentare alla commissione tre punti importanti: La vita, le virtù e la fama di santità della Serva di Dio. Mentre per la beatificazione occorre il miracolo. Si prevede, quindi, un processo abbastanza lungo, che sarà arricchito di volta in volta di inedita documentazione su Madre Veronica. La manifestazione, che si è svolta nel salone dell’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore, è stata organizzata per ricordare il 59° anniversario della morte della Serva di Dio. Una manifestazione imponente, che ha richiamato fedeli da tutto il comprensorio e tantissime suore, con delegazioni provenienti dalla Slovacchia, Polonia e Colombia. Tra gli astanti, in prima fila, anche la Madre Generale delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore, Suor Maria Cecilia D’Arma, originaria di Gela (nella foto col sindaco Miasi), che ha ringraziato poi tutti gli intervenuti. Presenti anche il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, e signora, il responsabile provinciale dei frati cappuccini , padre Luigi Saladino, politici e amministratori comunali. Commovente è stato l’incontro tra la nipote di Madre Veronica Briguglio, la signora Natalina Briguglio vedova Catalfamo, e la Madre Generale, Suor Maria Cecilia. Presenti alla manifestazione anche altre due nipoti della Serva di Dio, Tina Briguglio e Nunziatina Briguglio(la prima abita a Furci, la seconda a Roccalumera). La manifestazione ha collezionato un grosso successo di partecipazione e di questo si sono compiaciuti sia la Madre Generale che il sindaco di Roccalumera Miasi. Due sole considerazioni. La prima: a conclusione della cerimonia alcuni fedeli hanno invocato “la vogliamo santa” a dimostrazione della venerazione che la gente del posto ha per la Serva di Dio. Seconda: Perché il corposo e inedito archivio di Madre Veronica viene tenuto a Roma e non viceversa a Roccalumera dove Madre Veronica è nata, vissuta e morta?

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