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venerdì, Maggio 3, 2024
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Addio Nino Franchetti:lettera dell’on. Carmelo Briguglio

Il rag.  Nino Franchetti ha tracciato la storia di Furci Siculo, sia dal punto di vista politico, che sportivo. Era un personaggio carismatico,  stimato e rispettato da tutti e dotato di una innata signorilità.Per tanti anni è stato presidente della locale squadra di calcio.

Di seguito riportiamo la lettera di commiato che ci ha trasmesso l’on. Carmelo Briguglio.

 

CIAO RAG FRANCHETTI MIO PRIMO MAESTRO DI POLITICA

Nino Franchetti, il ragionier Franchetti come tutti lo chiamavamo, se n’è andato. Se n’è andato con lui il mio segretario di sezione, mio primo maestro di politica. Nella nostra grande piccola Furci, che a lui e a me, diede tante vittorie e sconfitte. Piccole, piccolissime ma che a noi da quel microcosmo che era il Movimento Sociale Italiano che lui con orgoglio e solennità pronunciava per intero e mai in sigla, vedevamo grandissime ed epocali. Forse lo erano davvero a fronte di tante miserie che ho visto in questi anni a Montecitorio. Da li e da lui sono partito per questo mio viaggio che mi ha portato in Parlamento. Senza di lui non sarei mai partito e mai arrivato. Ora che se ne è andato, mi rimane il rimpianto di averlo sentito ogni tanto solo al telefono, lui ancora prodigo di consigli e suggerimenti ed entusiasmo al suo Melo come  mi chiamava col diminutivo con cui mi chiama ancora mia madre. Mi resta l’amarezza del non esserci stato al suo “accompagnamento”. Lontano a dannarmi tra i ludi cartacei, benedetti e maledetti, di liste e candidati, di prassi impastate di sogni e piccolezze, di progetti e furbizie di cui è fatto il quotidiano al quale non ci si può sottrarre a pochi passi dalle ennesime elezioni. Con Nino a cui ho dato sempre il Lei come si deve fare con i Maestri, piccoli e grandi, se ne va una parte di me, di quel giovane che a 15 anni fu accolto da lui, nella sezioncina della Fiamma in via Nazionale, dove tra cameratismi e nostalgie del futuro, libri di storia, manifesti, volantini, ciclostili, colla e bandiere, nacque il mio amore per la Politica. La P maiuscola con gli anni si è rimpicciolita, è diventata interesse e scambio, marketing e mercimonio. La P maiuscola se ne va con Nino e i tanti segretari di sezione, bianchi, rossi o neri che importanza ha, che hanno difeso le loro idee e le hanno trasmesse a noi che raccogliamo e ci illudiamo di rinnovare, i mille piccoli e grandi sacrifici di tempo, denaro, affetti, preoccupazioni, comizi, riunioni, facsimili. Un impegno vissuto con la passione che sento ancora ma che ogni giorno lotta con gli anni che passano e la caduta di idee e stili travolti dalle invasioni barbariche della politica senza idee e dell’antipolitica che le assomiglia. Lo saluto così, con queste poche  righe e le lacrime agli occhi, tra passeggeri di un volo che guardano sorpresi le lenti bagnate di un “onorevole” non più giovane, che ricorda il suo primo maestro, nel cielo azzurro, metafora del “dove” Dio, che ne ha visto ideali e sofferenze, lo saprà accogliere.

Ciao Ragioniere, tuo Carmelo

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