S.TERESA, I GIOVANI DEMOCRATICI SFIDUCIANO L’ASSESSORE

S.Teresa di Riva – “Le ali della schiavitù”: una piazza gremita di partecipanti, un appuntamento che ha riunito gli esponenti delle diversi parti politiche, incontratesi per incoraggiare o semplicemente dare ascolto ad una parte fondamentale della società, i ragazzi, una provocazione, e una denuncia allo schiavismo moderno, come ha spiegato Agostino Gullotta, moderatore del congresso fondativo dei giovani democratici di Santa Teresa di Riva. Urge la necessità di un rinnovamento politico, la concretezza delle idee che i giovani sanno offrire, e che i GD di Santa Teresa, forza trainante della riviera, posseggono; ecco perché è necessario che i giovani non siano solo strumenti nelle mani dei veterani, ma una forza autonoma rispetto alla gestione adulta della politica e del partito democratico soprattutto. Grande apprezzamento è stato dimostrato sia dal segretario nazionale Fausto Raciti, sia dal segretario regionale Salvo Nicosia, il quale ha voluto pubblicamente ringraziare Andrea Ricciardi per il proprio ruolo all’interno dell’esecutivo regionale dei GD. E proprio da Ricciardi, intervenuto non a titolo personale ma come portavoce di un gruppo che si dimostra coeso attento e critico verso la realtà che lo circonda, sono giunti i maggiori spunti di riflessione, articolati nei seguenti punti: separazione della politica dagli affari, investimento nella tecnologia e nella ricerca, diffusione dello sfruttamento dell’energia rinnovabile, riqualificazione del lavoro e riforma dell’istruzione, sviluppo dell’economia locale e del turismo, misure anticrisi, come l’adozione di una moneta complementare all’euro, radicamento tra la società civile. Ma è soprattutto con la propria famiglia che i giovani democratici si sono dimostrati più severi: assente della serata è stato il sindaco di Santa Teresa di Riva, il dott. Alberto Morabito, che pure con gli stessi ragazzi, nel 2007 militanti nella Sinistra Giovanile, oggi GD aveva condiviso la campagna elettorale che lo ha poi eletto sindaco. A lui e alla propria amministrazione sono rivolte le domande più insidiose e tuttavia rimaste insolute: se è vero che la politica non è affari e promesse, non è poltrone bensì sacrificio, allora la politica locale mostra segni di malessere. È la mancanza di onestà ad essere denunciata, la trasparenza sempre più carente ad ogni nuova gara d’appalto. E critiche non sono state risparmiate neppure al membro in Giunta di riferimento del PD, la dott. Paola Rifatto, assessore al turismo e alle attività produttive. A lei, come i giovani hanno anticipato in piazza, tra lo stupore di alcuni e in consenso di molti, i GD chiedono le dimissioni dal proprio incarico. Malgrado il diritto di replica, non sono giunte le risposte che la cittadinanza presente in piazza si aspettava. Sul palco si sono susseguiti inoltre gli interventi di Filippo Panarello e Franco Rinaldi, deputati Pd all’Ars, del sindaco di Savoca Nino Bartolotta, dell’Avv. Francesco Currò, del locale consigliere di minoranza Danilo Lo Giudice e di Matteo Francilia. La fase costitutiva del congresso ha poi eletto il coordinamento: Santi Di Pietro, Armando Smiroldo, Agostino Gullotta, Andrea Ricciardi, Oriana Puglia, Paola Cingari, Sergio Trimarchi, Mattia Muscolino, Salvatore Trischitta, Sergio Puglisi, Federico Garigali e per acclamazione come segretario Santi Di Pietro. Anche il neosegretario ha ribadito la linea che il gruppo intende perseguire, dimostrando, sin dal primo discorso, la voglia di concretezza, offrendo soluzioni pratiche, proposte costruttive. Segno che dai giovani si può e si deve imparare, e che la loro determinazione può portare ottimi risultati.