Nell'ambito delle manifestazioni organizzate per la XVI Sagra del maiale e del cinghiale di Antillo, sabato scorso si è tenuto il convegno "Sicilia terra di biodiversità - Antillo: la VECCIA di BRULLO".
L'incontro, moderato dal prof. Filippo Grasso, delegato al turismo dell'Università degli Studi di Messina, è stato organizzato dal Comune di Antillo, a seguito della scoperta da parte dell'Università degli Studi di Catania di una nuova specie vegetale: la VECCIA di BRULLO.
Diversi i saluti istituzionali tra i quali quello dei Sindaci di Antillo, di Casalvecchio, di Furci Siculo.
Leguminosa con caratteristiche molto particolari e fortemente localizzata. Un grande vanto per Antillo, a conferma delle caratteristiche di un territorio ancora incontaminato, che custodisce al suo interno una grande riserva di biodiversità.
Relatore è stato il prof. Saverio Sciandrello, docente di botanica dell'Università di Catania, scopritore della VECCIA di Brullo, che insieme allo staff dell'Orto Botanico dell'Università di Catania e con il supporto dell'Università di Palermo ha condotto questa ricerca.
Sciandrello ha illustrato le particolari caratteristiche della nuova specie scoperta e i dettagli della ricerca. Ha inoltre confermato la sua disponibilità, in accordo con il Direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania prof. Gian Pietro Giusso, a intraprendere un percorso comune insieme all'amministrazione di Antillo, al fine di valorizzare le ricchezze ambientali dei Monti Peloritani.
Molti i sindaci dell'Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani che hanno preso parte al convegno, a conferma di un rinnovato interesse alla tutela dell'ambiente da parte di tutti gli amministratori del comprensorio. Durante il convegno diversi gli interventi dei partecipanti che hanno apprezzto i risultati della ricerca scientifica e ragionare sui diversi aspetti organizzativi del turismo naturalistico-sentieristico e passaggistico anche in ottica di sistema comprensoriale.
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