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Boom di turisti (americani) a Taormina. Le luci e le ombre secondo gli albergatori

Boom di visitatori nel corso dei tre giorni del week-end pasquale per i siti culturali della Sicilia – complice anche le giornate ‘estive’ – che continuano ad attrarre turisti da tutto il mondo. Al Teatro antico di Taormina e al Museo e all’area archeologica di Naxos i visitatori sono stati quasi 8.500.

Numeri che confermano il trend positivo del mese di marzo, quando gli ingressi sono stati 60.550, con un incremento del 21% rispetto allo stesso mese del 2023. Mentre rimane chiusa ancora per poco, per il rifacimento dell’impianto elettrico, Isola Bella che riaprirà tra qualche giorno.
A stilare un primo bilancio sulle presenze turistiche nel periodo di Pasqua è stato il presidente dell’associazione albergatori di Taormina, Gerhard Schuler, con alcune dichiarazioni rese a Repubblica Palermo. «La Pasqua bassa con la programmazione estiva dei voli che iniziava proprio sabato scorso ha impedito il tutto esaurito a Taormina, il 90% dei nostri clienti sono stranieri, dipendiamo dall’offerta delle compagnie aeree. Per questo l’80% di occupazione delle camere si può considerare un ottimo segnale per l’estate. Negozi, alberghi e ristoranti sono già tutti aperti e ci aspettiamo per il secondo anno consecutivo il “sorpasso” da parte degli statunitensi degli storici turisti tedeschi».
Schuler ha anche messo in evidenza le ombre dell’offerta turistica taorminese: «Abbiamo apprezzato la stretta ai grandi spettacoli musicali al teatro antico che portavano solo confusione ma nessuna presenza in più. Però – è l’osservazione di Schuler – questo vuoto andava colmato con eventi internazionaIi, programmati per tempo, che potevano attrarre il nostro turismo di riferimento, quello straniero di fascia alta. Ci rimangono solo il Film Festival e TaoBuk ma non bastano per animare non solo l’estate ma l’intera stagione turistica. Qui abbiamo 10 alberghi a 5 stelle, per una cittadina da 11mila abitanti è un record. Non esiste una così alta concentrazione di strutture di lusso in tutta Italia. Ma per fare in modo che questi investimenti continuino c’è bisogno di programmare un calendario di alto livello e variegato. La permanenza degli stranieri è ancora inchiodata a tre notti, bisogna far crescere (…) Bisogna investire sulle strutture e in questo campo la Regione potrebbe intervenire con una serie di incentivi. Sarebbe meglio investire in questo invece che in spot pubblicitari”.
Proprio la Regione interviene con il governatore Renato Schifani: «l’impareggiabile ricchezza culturale e monumentale si conferma per la Sicilia uno dei principali elementi attrattivi dei flussi turistici, al pari del patrimonio naturale. È un giacimento di bellezze, di storia inesauribile sul quale il mio governo continua a investire per far crescere ulteriormente una delle voci più importanti della nostra economia. Il gradimento dei visitatori lo dimostra in modo incontrovertibile. Per questo ci stiamo impegnando per la valorizzazione e la promozione dei siti».

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