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venerdì, Aprile 19, 2024
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Nizza di Sicilia, un paese dimenticato ?

 

L’Anas sembra che stia facendo di tutto per emarginare Nizza di Sicilia. Con la chiusura del ponte Fiumedinisi il paese è stato tagliato via dall’afflusso dei forestieri, dalla circolazione viaria “perché, ha dichiarato il sindaco Piero Briguglio, la Statale 114 è diventato il lungomare”. Le auto che provengono da Roccalumera, Furci, S.Teresa di Riva per andare ad Alì Terme o Messina passano dal lungomare, scavalcando così il centro abitato. Lo stesso per gli automobilisti di Scaletta e Itala che devono recarsi a Roccalumera sono costretti a passare dal lungomare. Il paese di colpo è rimasto isolato, emarginato: è dal 2018 che l’Anas ha ridotto così Nizza di Sicilia; è dal 2018 che le attività commerciali hanno dimezzato le vendite. Sono tre anni che si gioca sulla pelle dei titolari di bar, negozi, botteghe e centri alimentari; sono tre anni che non passa più un forestiero. L’Anas in attesa di rifare e mettere a norma il ponte Fiumedinisi ha costruito una bretella che unisce Alì Terme al lungomare di Nizza: una via di fuga pericolosissima, con tornanti stretti che vietano la circolazione ai Tir e mezzi pesanti; una via di fuga che ha creato solo danni al laborioso popolo di Nizza. L’amministrazione comunale dovrebbe chiedere spiegazioni (e danni) all’Anas per i ritardi accumulati nel dare inizio ai lavori e per i tanti disagi causati ai cittadini e commercianti. “Abbiano protestato tante volte contro l’Anas, ha chiarito il primo cittadino Briguglio; insieme al sindaco di Alì Terme Carlo Giaquinta abbiamo inviato lettere e diffide, ma i dirigenti dell’Anas hanno trovato sempre scuse per giustificare i ritardi accumulati. Adesso sembra che i lavori siano stati dati in appalto, ma ci vorranno ancora 530 giorni per portarli a termine”. Sicuramente passeranno altri due anni per riportare in sicurezza il ponte Fiumedinisi, mentre il paese continuerà ad essere dimenticato, a restare isolato, emarginato, a segnare il passo, quasi certamente per colpa dell’Anas, per colpa dei politici, per colpa di chi doveva protestare e non l’ha fatto.

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