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domenica, Ottobre 6, 2024
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Rifiuti, Giardini non ci sta a pagare di più

SANTA TERESA DI RIVA – L’assemblea dei sindaci dei 32 comuni dell’Ato4 rifiuti ha approvato, a maggioranza, ieri sera il conto consuntivo 2010 che quantifica al 31 dicembre la massa attiva e passiva della società che il 28 gennaio 2011 è stata messa in liquidazione. Nella successiva assemblea convocata per l’annullamento dell’attpo deliberativo con cui è stato stabilito il nuovo criterio di ripartizione del costo del servizio per l’anno 2011, è scoppiata una grana sollevata dal sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, che ha costretto il presidente ad aggiornare l’assemblea e assumere nel frattempo un parere legale su questa contestazione sollevata dal comune jonico che non ci sta a pagare di più per un servizio che l’anno scorso pagava di meno e quindi gravando in misura minore sulle tasche dei cittadini – contribuenti. Ed ecco di cosa si tratta. L’assemblea dei soci, convocata dai liquidatori il 28 aprile, ha approvato un nuovo criterio di ripartizione dei costi tra i comuni che tiene conto esclusivamente della quantità di rifiuti conferiti che secondo un calcolo dell’ufficio tecnico, per il comune di Giardini Naxos comporta un aggravio di quasi 400 mila euro, solo per il 2011, rispetto al 2010 quando i costi venivano ripartiti per ogni comunale per il 40% in base alle rsu prodotte e per il 60% in base agli abitanti residenti. In cifre il comune di Giardini pagava al’Ato nel 2010 un milione e 441 mila 609 euro, mentre con la modifica prodotta e deliberata ne verrà a pagare 1.840.176 che verosimilmente potrebbe portare ad un ritocco della tariffa a carico delle famiglie residenti o proprietari di seconde case. Il sindaco Lo Turco, non ci sta, e con una nota ufficiale, chiede la revoca della delibera in questione non solo perché la ritiene “immotivata” e “arbitraria”, ma anche perché adottata dai liquidato che per dettato normativo sancito dal codice civile “conservano il potere di gestire la società ai soli fini della conservazione, dell’integrità e del valore del patrimonio sociale”. Questo perché i tre commissari liquidatori non avevano più il potere del disciolto Cda, anche se, nella realtà, i liquidatori di oggi sono gli stessi componenti del Consiglio di Amministrazione cancellato dallo scioglimento della spa. A Giardini Naxos, come in tutti i comuni dove ci sono grandi alberghi (Forza D’Agrò, S.Alessio, Letojanni, Taormina) non c’è proporzione tra numero di residenti e quantità di rifiuti prodotta, proprio per l’attività dei grandi alberghi. Ora non resta che aspettare il parere legale e la determinazione della assemblea. Intanto il “tassametro” corre secondo i costi stabiliti ad aprile

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