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giovedì, Dicembre 12, 2024
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Trekking da Roccalumera a Pagliara, Mandanici e Furci: una nuova scoperta turistica nella Valle del Dinarini

 

Si partirà da Contrisa, borgo montano di Roccalumera, poi si procederà verso Pagliara e da qui Mandanici, quindi verso i borghi di Furci Siculo per concludere l’itinerario turistico a Roccalumera. E’ stato battezzato “Cammino Valle Dinarini”, una sorta di escursionismo turistico, camminando piano in mezzo alla natura, basata su spostamenti a piedi, in massima parte su sentieri agresti o montani o su mulattiere. Un progetto che potenzierà il turismo nei comuni della riviera jonica e a cui ha collaborato Pasquale D’Andrea di “Camminare i Peloritani”, che sicuramente avrà una ricaduta turistica in tutti i quattro Comuni. Nei giorni scorsi è stata sistemata la segnaletica lungo questo ben definito percorso che partirà da Contrisa e si articolerà lungo le altre due frazioni di Roccalumera, Sciglio e Allume. Da qui gli escursionisti raggiungeranno Pagliara (dove pernotteranno) e quindi verso Mandanici dove visiteranno il Monastero di Badia (altro pernottamento) e il mattino dopo viaggio a ritroso verso le frazioni di Furci Siculo, Artale e Grotte, e arrivo a Roccalumera. “Complessivamente gli escursionisti – ha dichiarato Sebastiano Ravidà vice sindaco di Mandanici e uno dei principali organizzatori – effettueranno un percorso ben definito nella natura, un trekking per ammirare meglio le bellezze della Valle Dinarini. Durerà tre giorni (e due pernottamenti) e consentirà di osservare e contemplare il ricchissimo patrimonio storico, culturale, agricolo e paesaggistico di cui è ricco tutto l’anello del Dinarini”. A questo progetto, che prenderà il via presto, con le belle giornate, hanno collaborato amministratori comunali e i quattro sindaci, Gaetano Argiroffi (Roccalumera, Giuseppe Briguglio (Mandanici), Sebastiano Gugliotta (Pagliara) e Matteo Francilia (Furci Siculo); inoltre hanno partecipato alla composizione di questo magnifico scenario Filippo Grasso dell’Università di Messina, arch. Gaetano Scarcella e padre Giovanni Lombardo.

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