Domenica 27 dicembre è iniziata, sia pure simbolicamente, in tutta Europa la campagna di vaccinazione di massa contro il Covid 19 .
E’ un momento importante e significativo : non appena il vaccino verrà inoculato , si spera, ad almeno il 70% della popolazione, scatterà la cosidetta immunità di gregge ossia la possibilità di interrompere la catena dei contagi.
Attualmente se una persona positiva al covid, sintomatica o no, si avvicina ad una altra persona è facile che la contagi e così via in una catena distributiva teoricamente senza fine.
Se invece, una volta inoculato il vaccino a tante persone, un soggetto contagiato si avvicina ad una persona vaccinata il virus non ha la possibilità di attecchimento e muore , così interrompendo la catena di trasmissione.
Tuttavia tante persone mostrano dubbi e perplessità sulla pericolosità o meno del vaccino temendo che possa scatenare reazioni avverse anche gravi .
Una delle ragioni che queste persone portano è che questo virus è stato realizzato in meno di un anno laddove , solitamente, per la realizzazione di un vaccino sicuro la ricerca scientifica e medica impiega diversi anni, sicchè non ne è garantita la sicurezza.
Posto che da quando ci sono i vaccini non ne esiste uno sicuro al 100% e che le reazioni avverse si sono verificate e probabilmente si verificheranno anche con il nuovo vaccino, va detto che tali reazioni, finora, non hanno provocato danni significativi alle persone: un poco di prurito alla spalla, stanchezza in alcuni casi e così via ma nulla di drammatico.
A questo proposito Vi invito a cercare su internet una dettagliata spiegazione fornita da AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco) il 23.12.2020.
In tale pubblicazione, che a me è sembrata intellettualmente e scientificamente onesta, vengono riportati tutti i pro ed i contro del vaccino: Vi renderete conto Voi stessi che i vantaggi sono ben superiori ai, possibili, danni.
Comprendo le paure e le perplessità di tanti dinnanzi ad un vaccino poco testato i cui effetti a lungo termine non sono stati testati ma ciò avverrà solamente dopo alcuni anni.
Dinnanzi a noi abbiamo due possibilità: farci il vaccino con un rischio, ipotetico, molto basso, o attendere qualche anno in attesa dell’effetto e dell’efficacia che farà su coloro che si sono vaccinati.
Io per conto mio ho già scelto: non appena sarà il mio turno porgerò il braccio e mi farò vaccinare.
Mi sono convinto a vaccinarmi sulla base della teoria del “ minore pericolo” che Vi espongo succintamente: immaginate di essere in una stanza a piano terra investita da un fortissimo incendio e che le fiamme siano lì lì per aggredirVi e condurvi a morte.
L’alternativa è morire o buttarsi dalla finestra con il rischio, magari, di slogarsi una caviglia o, al peggio, di rompersi una gamba.
Restare nella stanza avvolta dalle fiamme, senza soccorsi, sarebbe un suicidio.
Leggo le storie di coloro che hanno contratto il virus: una buona parte è come se avesse avuto una influenza, atri, non pochi, hanno sviluppato il covid con sintomi, altri ancora, i più sfortunati, ci hanno rimesso la vita.
I racconti di quelli che si sono ammalati con sintomi non sono per nulla tranquillizzanti : tutti hanno avuto, ed hanno tuttora,pesanti strascichi di salute, alcuni hanno avuto una drammatica riduzione della efficienza polmonare, altri al cervello, altri alla circolazione sanguigna e così via.
Penso che vaccinarsi sia una scelta saggia come quella, in caso di incendio, di buttarsi da due – tre metri con il rischio di qualche frattura ma con la certezza di salvarsi la vita.
Chi vuole sfidare la sorte e credere ad ogni costo che il male sia il vaccino e non il virus non ha che da rifiutarlo non sapendo i rischi, enormi, ai quali va incontro.
Il mio consiglio è: vacciniamoci.
Buon Anno.
(Gianni MIASI)
