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venerdì, Dicembre 13, 2024
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Santa Teresa di Riva, dati in concessione cinque chioschi. Riapre dopo tanto tempo un punto di ristoro in piazza Madonna del Carmelo

Delle sette aree individuate inizialmente, solo cinque sono state assegnate dal comune di Santa Teresa di Riva per l’istallazione di altrettanti chioschi. Si tratta di un piccolo intervento che ha permesso la creazione di nuove opportunità di lavoro. Le cinque aree che vedranno sorgere i chioschi sono: piazza Madonna del Carmelo, piazza Marina Militare Italiana (Piazza Bianca), piazza V Reggimento Aosta, polo artigianale Val d’Agrò e piazza Misserio. Le due aree rimaste prive sono lo spazio antistante il cimitero di Misserio e l’area esterna della scuola media Lionello Patri. Per quest’ultima, l’istanza inizialmente presentata è stata ritirata.
Piazza Madonna del Carmelo ritrova il suo punto di ristoro dopo la chiusura del Caffè delle Palme gestito per oltre 30 anni da Pippo Leo. Ad aggiudicarselo Antonio Restuccia con 42 punti. Chiara Vinci (53 punti) si è aggiudicata il chiosco in piazza Marina Militare Italiana; Giuseppe Micalizzi (52 punti) in piazza San Vito Misserio; Cosimo Miano (53 punti) Polo Val d’Agrò; Chiara Cicciò (53 punti) piazza V Reggimento Aosta. Tutti pagheranno un canone annuo pari a 1.950 euro tranne Giuseppe Micalizzi che per Misserio è stato richiesto un contributo di 1.040 euro.
I chioschi dovranno avere una superficie complessiva massima di mq. 20; avere al proprio interno i volumi tecnici e gli elementi accessori relativi agli impianti previsti, con particolare riferimento a quello di riscaldamento e/o condizionamento, onde evitare modifiche o aggiunte alteranti le caratteristiche formali del chiosco che non saranno ammissibili. Per quanto riguarda l’altezza non deve superare i 4 metri, misurata dal piano di calpestio ed il colmo della copertura. L’altezza interna netta è di 2,70 Delle sette aree individuate inizialmente, solo cinque sono state assegnate dal comune di Santa Teresa di Riva per l’istallazione di altrettanti chioschi. Si tratta di un piccolo intervento che ha permesso la creazione di nuove opportunità di lavoro. Le cinque aree che vedranno sorgere i chioschi sono: piazza Madonna del Carmelo, piazza Marina Militare Italiana (Piazza Bianca), piazza V Reggimento Aosta, polo artigianale Val d’Agrò e piazza Misserio. Le due aree rimaste prive sono lo spazio antistante il cimitero di Misserio e l’area esterna della scuola media Lionello Patri. Per quest’ultima, l’istanza inizialmente presentata è stata ritirata. Piazza Madonna del Carmelo ritrova il suo punto di ristoro dopo la chiusura del Caffè delle Palme gestito per oltre 30 anni da Pippo Leo. Ad aggiudicarselo Antonio Restuccia con 42 punti. Chiara Vinci (53 punti) si è aggiudicata il chiosco in piazza Marina Militare Italiana; Giuseppe Micalizzi (52 punti) in piazza San Vito Misserio; Cosimo Miano (53 punti) Polo Val d’Agrò; Chiara Cicciò (53 punti) piazza V Reggimento Aosta. Tutti pagheranno un canone annuo pari a 1.950 euro tranne Giuseppe Micalizzi che per Misserio è stato richiesto un contributo di 1.040 euro.
Le attività che somministrano bevande potranno richiedere in concessione un’area pubblica per un periodo non superiore a 150 giorni annui.
I chioschi dovranno avere una superficie complessiva massima di mq. 20; avere al proprio interno i volumi tecnici e gli elementi accessori relativi agli impianti previsti, con particolare riferimento a quello di riscaldamento e/o condizionamento, onde evitare modifiche o aggiunte alteranti le caratteristiche formali del chiosco che non saranno ammissibili. Per quanto riguarda l’altezza non deve superare i 4 metri, misurata dal piano di calpestio ed il colmo della copertura. L’altezza interna netta è di 2,70 metri. La copertura della falda non superiore ai 35°. Infine non potranno essere assentiti elementi mobili e/o aggiuntivi non facenti parte integrante dei corpi strutturali del chiosco ancorché sporgenti da questi anche solo temporaneamente (ante, incernierate, superfici espositivi o volumi tecnici scorrevoli e d estraibili, strutture accessorie per pubblicità, etc.).La copertura della falda non superiore ai 35°. Infine non potranno essere assentiti elementi mobili e/o aggiuntivi non facenti parte integrante dei corpi strutturali del chiosco ancorché sporgenti da questi anche solo temporaneamente (ante, incernierate, superfici espositivi o volumi tecnici scorrevoli e d estraibili, strutture accessorie per pubblicità, etc.).

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