FURCI SICULO – Per non perdere le tradizioni locali, da sfruttare a livello turistico, l’amministrazione Francilia sta rispolverando le tradizioni marinare, di cui si fregia di appartenere il popolo di Furci. Per questo è stata ripresa la Scuola degli Antichi Mestieri e delle Tradizioni Marinaresche, con l’obiettivo di sfornare delle guide turistiche locali. I quindici allievi hanno completato il primo ciclo di lezioni e a breve sarà loro rilasciato un attestato di frequenza che andrà ad arricchire il loro curriculum e potrà essere speso soprattutto in campo turistico. Con il finanziamento ottenuto dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia guidato dal compianto assessore Tusa, il comune di Furci ha potuto istituire nei locali del Centro diurno un vero e proprio laboratorio fornito di attrezzi e arredi tradizionali ma anche di computer dell’ultima generazione e di stampanti 3D per la creazione di modellini tridimensionali. Docenti esperti hanno svolto le loro lezioni con competenza e grande passione, suscitando nei giovani corsisti curiosità ed interesse verso le tradizioni locali. Bruno Santoro, Nino Smedile, Nino D’Amico hanno curato con la dovuta maestria la parte pratica (sistemazioni reti e barche da pesca ) mentre i docenti laureati ing. Aicolino e prof.. Di Bella hanno approfondito la parte teorica. Particolare attenzione è stata riservata da docenti e corsisti al Museo del Mare che con l’occasione è tornato all’antico splendore, con la sistemazione dei pezzi esposti e la loro catalogazione. Il sindaco Matteo Francilia e il consigliere delegato alla cultura Rosanna Garufi assicurano che le lezioni continueranno negli anni a venire e saranno arricchite da ulteriori aspetti delle locali tradizioni popolari.