SANTA TERESA DI RIVA – La Protezione Civile ha dato il nullaosta all’intervento di messa in sicurezza del torrente Savoca, tra Furci e Santa Teresa. I lavori dovrebbero iniziare a marzo 2019. Nella conferenza di servizi che si è tenuta nella sede della Protezione civile di Messina il progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni e i pareri ed ora basterà l’approvazione e la validazione per avviare la gara d’appalto. Al tavolo erano presenti i funzionari del Dipartimento di Protezione civile che hanno curato l’iter, l’architetto Carmelo Blancato come responsabile unico del procedimento e gli ingegneri Fabio Bongiovanni e Francesco Santisi come progettisti, oltre all’ingegnere Giovanni Lentini per la Città Metropolitana ed i sindaci di Furci Matteo Francilia, e Danilo Lo Gidice di Santa Teresa di Riva. Il progetto, per 370mila euro (oltre 130mila di somme a disposizione), prevede un intervento di rimozione del materiale sovralluvionato nella fascia centrale dell’alveo, per una larghezza di 30 metri e uno scavo che varia da 1 a 2 metri, in un tratto che va da Furci Verde a monte per 1,3 km, con il rinforzo degli argini grazie alla terra rimossa al centro, con la quale saranno riempite anche alcune zone depresse. L’importo dei lavori ammonta a 370mila euro, oltre a 130mila di somme a disposizione. Il Demanio marittimo ha rilevato che i lavori previsti non riguarderanno il tratto alla foce del Savoca e quindi non ha competenza, così come la Capitaneria di Porto; la Soprintendenza ha comunicato che non è necessaria autorizzazione paesaggistica; S.Teresa, Furci e la Città Metropolitana hanno espresso parere favorevole. Assenti Asp, Genio civile, Ispettorato Foreste” Vista la pericolosità del torrente Savoca, auspico il celere avvio dei lavori, spero entro marzo” – ha detto Francilia. “Un intervento certamente utile a ridurre il rischio esondazione” ha commentato il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice.
La messa in sicurezza del torrente Savoca, con ripristino degli argini e rimozione del sovralluvionamento, era stato inserito nell’Ordinanza della Protezione civile del 9 maggio 2016 tra quelli urgenti, dopo il maltempo del novembre 2015.