Durante le fasi di ripascimento della spiaggia di Sant’Alessio Siculo due autisti D.L. 53 anni, originario di Savoca e B. S., 72 anni di Santa Teresa di Riva, erano stati accusati e denunciati per aver sottratto al comune di Sant’Alessio Siculo circa 29 metri cubi di sabbia. I due, a bordo dei rispettivi autocarri, dopo aver caricato la sabbia, si sarebbero diretti a Santa Teresa di Riva per scaricare il materiale in un terreno privato appartenente alla ditta di costruzioni per la quale lavoravano. Gli uomini dell’arma dei carabinieri erano riusciti a bloccarli. Nel primo grado di giudizio erano stati condannati a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per tentato furto aggravato. Qualche giorno fa, la Corte d’appello di Messina (presidente Celi, a latere Blatti e Sagone) ha assolto il proprietario della ditta «per non avere commesso il fatto» in quanto nulla sapeva circa la scelta dei propri autisti di seguire un percorso diverso e non avrebbe avuto interesse, data la mole del proprio giro d’affari, a un furto di sabbia del valore di 500 euro, mentre ha confermato nel resto e condannato i due autisti al pagamento delle ulteriori spese processuali.