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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Carico-scarico e carrelli rumorosi: Taormina imporrà i mezzi elettrici

Il Comune di Taormina prepara “l’addio” al via vai di mezzi del carico e scarico che trasformano ogni mattina il centro storico in una sorta di carreggiata dell’autostrada. Il sindaco Mario Bolognari ha, infatti, preannunciato “una revisione delle aree e regole di carico-scarico nell’ambito della quale si andrà a promuovere l’utilizzazione del trasporto elettrico sia per lo spostamento delle merci nel centro storico sia per ulteriori servizi di mobilità”.
La Giunta istituirà delle aree apposite per il carico e scarico che saranno con molta probabilità individuate in prossimità delle due porte di ingresso al Corso. Nella zona di Porta Messina le aree che vengono valutate sono il piazzale di San Pancrazio o molto più probabilmente la terrazza del parcheggio Porta Pasquale. Nella zona di Porta Catania si pensa invece ad allestire un’apposita area in una parte della terrazza del parcheggio Porta Catania, alle spalle della cassa del posteggio (di fronte all’ingresso della galleria di Via Kitson).
E oltre all’incombenza di liberare il Corso Umberto dai mezzi che affollano il Corso Umberto c’è un’altra problematica che si punta a risolvere: i carrelli rumorosi consegnano le merci alle attività commerciali e ai residenti, che rappresentano motivo di fastidio e spesso anche di pericolo per i turisti e che da tempo vengono pure indicati come causa di danneggiamento alla pavimentazione del “salotto” cittadino. In sostanza, i corrieri che devono fare le consegne si trovano praticamente ogni giorno, e a qualsiasi orario, a transitare in Corso Umberto spingendo i carrelli che in primis appaiono puntualmente rumorosi e altrettanto spesso rappresentano un’insidia per la gente che rischia di scontrarsi (e infortunarsi) con le ruote in ferro di tali carrelli che vengono spinti a piena velocità dai corrieri di turno. Si tratta, insomma, di un incubo per chiunque passeggia in tranquillità e rischia di scontrarsi con i carrelli. Questi vecchi mezzi vanno a deteriorare il basolato del Corso, messo a dura prova dalle ruote. Serve, quindi, una soluzione che consenta l’impiego di mezzi più moderni, e nello specifico proprio quelli elettrici, a salvaguardia della pubblica incolumità di tutti.

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