Casalvecchio Siculo – Si è tenuto ieri la tradizionale danza “du sciccareddu”, un asinello stilizzato realizzato in ferro e ricoperto da alcuni giochi pirotecnici. È un evento ultra secolare che si tramanda di generazione in generazione. Molti decenni fa era costruito con canne, legno e carta e segnava il passaggio tra l’estate e l’autunno. Con questo evento si chiudevano tutte le feste della valle dell’Agrò. Portato sulle spalle da una persona che ballando al suono della banda gira per la piazza spaventando e divertendo la folla che vi partecipa molto numerosa.
Nel primissimo pomeriggio di oggi, accompagnato ed annunciato dal suono di un tamburo, girerà per le strade del paese il caratteristico camiddu, un cammello di legno e stoffa con due persone sotto e un cammelliere che lo tiene a bada. Si tratta di un’antica tradizione che affonda le sue radici nella storia e nelle beghe politiche con la vicina Savoca: infatti un tempo rappresentava un vero e proprio sfottò nei confronti di Savoca, che vista da Casalvecchio ha proprio l’aspetto di un cammello. Propriamente il cammelliere (Casalvecchio) doma e controlla il riottoso cammello (Savoca). In serata, alle ore 19.00, si svolgerà la sontuosa processione della preziosa statua d’argento di Sant’Onofrio.