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Tengono ancora banco il Consorzio Valli Joniche Peloritani ed i suoi addentellati. Processo ancora in corso

I fondi del Consorzio Valli Joniche Peloritani tornano di attualità in questi giorni, a sei anni dall’esposto del sindaco di Pagliara, e mentre il processo per peculato è ancora in corso al Tribunale di Messina. Il sindaco di Castelbuono (Pa), Antonino Tumminello, funzionario regionale, imputato in questo processo, è stato, proprio in questi giorni, nominato presidente  del collegio dei revisori dei conti del Maas, il mercato agro alimentare di Catania, al posto del messinese Francesco La Fauci. Il Maas di Catania è il mercato alimentare più grande della Sicilia, al 95% partecipato dalla Regione, il resto da altri enti pubblici, tra cui comune di Catania e Provincia di Catania. Contro la nomina di Tumminello decisa dal presidente Crocetta si sono scagliate le opposizioni a Castelbuono e a Palermo.

Tumminello risulta ancora indagato per peculato nell’ambito di un processo ancora in corso al Tribunale di Messina sul Consorzio delle Valli Joniche dei Peloritani spa, società che aveva assorbito due consorzi di sviluppo che avevano sede a Pagliara e Fiumedinisi. Questa indagine, condotta dal Pm Maria Teresa Arena si era conclusa con  il rinvio a giudizio otto persone tra ex amministratori, consiglieri e impiegati della Società Valli Joniche dei Peloritani Spa, del Consorzio Sviluppo Economico Valli Joniche, del Consorzio sviluppo tecnologia internet su banda larga e del Consorzio per la gestione associata della tutela e della valorizzazione degli olii extravergini. Nell’inchiesta sono imputati a vario titolo l’ex primo cittadino di Pagliara Santi Di Bella, il funzionario regionale Antonino Tumminello di Castelbuono (Pa), Andrea Ceccio di Roccalumera, Vincenzo Faraone di Palermo, Giorgio Foti di Messina, Grazia Pappalardo di Furci Siculo, Vincenza Lucia Famulari di S. Teresa di Riva e Giuseppe Leonardi di Francavilla di Sicilia.

L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Liliana Todaro, venne avviata in seguito ad un esposto presentato il 20 luglio 2011 alla Procura dall’allora capogruppo consiliare di minoranza al Comune di Pagliara, Domenico Prestipino, attuale sindaco della cittadina collinare, al tempo anche presidente dell’Unione dei Comuni, socio unico dell’Agenzia di Sviluppo che aveva assorbito i consorzi di Pagliara e Fiumedinisi.

Complessivamente sarebbero state distratte somme per quasi 400 mila euro. I fatti attribuiti dall’indagine della Polizia Giudiziaria sarebbero stati commessi tra il 2008 ed il 2009. Il processo è cominciato il 23 dicembre 2015.

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