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venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàElipiste G7, esame finale in Prefettura. Ma cosa rimarrà?

Elipiste G7, esame finale in Prefettura. Ma cosa rimarrà?

Si chiuderà con molta probabilità nella giornata odierna (mercoledì) in Prefettura a Messina la conferenza dei servizi per la prevista realizzazione delle due elipiste in vista del G7 a Taormina. Il Commissario straordinario, Riccardo Carpino, sta ultimando gli adempimenti procedurali propedeutici al via libera definitivo alle due opere, individuate in contrada Piano Porto (in via provvisoria) ed in contrada Bongiovanni (in via permanente).

Le due opere, per le quali il Governo stanzierà 1 milione 800 mila euro sembrano sin da questo momento destinate in realtà a finire nel dimenticatoio già dopo la chiusura del vertice dei sette grandi in programma il 26 e 27 maggio. Se nel caso della pista in contrada Piano porto, su terreno privato, è tutto già deciso e stabilito, e si tratterà di un utilizzo per 48 ore, nel caso invece della elisuperficie di contrada Bongiovanni si va verso un cospicuo intervento economico da parte dello Stato che in linea teorica dovrebbe essere stabile e definitivo ma che, in pratica, ha già avuto “no” degli operatori economici e dei residenti in zona. Il placet dato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale sembra piuttosto un voto al quale non ci si poteva sottrarre per non fare un torto al Governo ma difficilmente potrà avere un futuro da elipista un’area dove accanto si trova la piscina comunale, il cui ente gestore ha già espresso a chiare lettere la sua contrarietà a questa tipologia di opera.

E lo stesso discorso vale per Asm, che appare preoccupata per la funivia che si trova a pochi passi dall’elipista, senza dimenticare che anche la Soprintendenza sarebbe perplessa in quanto i veicoli passerebbero in linea d’aria sopra il Teatro Antico. E allora l’elipista di contrada Bongiovanni pare destinata ad essere riposta in un cassetto, anche perchè se si dovesse affidare poi quei terreni ad un ente gestore qualsiasi si determinerebbe il tentativo, da parte di quest’ultimo, di far arrivare e transitare in zona ben più di uno o due elicotteri al giorno: non è difficile immaginare quale potrebbe essere il disagio ed il fastidio per i turisti delle strutture alberghiere e della zona o per i residenti stessi. Intanto, in vista del G7 la corsa contro il tempo riguarderà non soltanto le due piste da approntare in tempi strettissimi ma anche e soprattutto la viabilità connessa.

Per l’elipista di contrada Piano porto c’è da sistemare tutta la strada che collega il piazzale alla zona di via Porta Pasquale, lungo una strada stretta e in alcuni tratti anche interessata da una frana. Per quanto riguarda l’elipista di contrada Bongiovanni c’è anche lì’ da rifare la strada di collegamento con il centro storico. Tre mesi a disposizione per due elipiste destinate a durare due giorni.

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