SANTA TERESA DI RIVA – In calo i dati della raccolta differenziata porta a porta a Santa Teresa di Riva. Un mezzo flop che passa dall’82% di agosto al 75% nei sei mesi. Ma quello che più preoccupa è che i 15 lavoratori dell’AtoMe4 in prestito all’Aro Comunale di Santa Teresa di Riva restano ancora “tra color che son sospesi”. Da quindici giorni ormai sono costretti a non far niente per cavilli burocratici che tanti tavoli tecnici, verbali, direttive, ingiunzioni e proteste non sono riusciti a rimuovere. Restano parcheggiati negli uffici del Centro di raccolta dell’AtoMe4 a Furci con le mani in mano mentre a S.Teresa si va avanti con altro personale assunto a tempo determinato dalla Onofaro srl, gestore del servizio igiene ambientale nella nostra città, su ordine del sindaco De Luca che in caso di interruzione del servizio ha minacciato penali pesantissime… da campagna elettorale.
A proposito della Onofaro e dell’Aro S.Teresa, lunedì si è tenuto in Municipio un vertice convocato dal sindaco Cateno De Luca perché nella raccolta differenziata c’è qualcosa che non funziona, come si legge nel verbale stilato alla fine della riunione. “Si sono riscontrate delle difficoltà per comprendere la reale quantità di rifiuti raccolta e conferita” per cui sono stati suggeriti accorgimenti tecnici che dovrebbero superare l’impasse.
Tariffa puntuale: sarà introdotta nel 2018 sempre che si raggiungano gli obiettivi prefissati. Ognuno pagherà per la quantità di rifiuti prodotti e risparmierà chi differenzierà di più.
Nel grafico gli smanettamenti al computer di Roberto Cicala
