SANTA TERESA DI RIVA – Doppio colpo di scena ieri sera a Santa Teresa di Riva. E’ stata ufficializzata la candidatura a sindaco dell’avv. Antonio Scarcella. L’annuncio in un comunicato stringato: “Il Comitato “ Cittadini per S. Teresa di Riva “ unitamente a tutti gli amici che ne condividono il percorso e il progetto politico, ufficializzano la decisione condivisa di indicare quale candidato Sindaco l’Avv. Antonio Scarcella , con l’intento di offrire alla Città l’opportunità di una svolta politico- amministrativa , per consentire il superamento della attuale esperienza di gestione della cosa pubblica e per restituirla alla collettività santateresina”.
Questa mattina in un noto ritrovo al centro di Santa Teresa di Riva verrà ufficializzata la candidatura di Danilo Lo Giudice per la poltrona di sindaco e la composizione della lista “GoverniAmo Santa Teresa di riva” che lo sosterrà, oltre alla presentazione della sua giunta eventuale.
Ma l’altro colpo di scena riguarda proprio Cateno De Luca che sosterrà la candidatura di Lo Giudice, ma che ha deciso di candidarsi a sindaco con una lista che verrà presentata tra quindici giorni. De Luca ha rotto gli indugi dopo l’annuncio della candidatura di Antonio Scarcella con il quale a quanto pare avrebbe un conto aperto da cinque anni. “Io le promesse le mantengo. Avevo detto che qualora si fosse candidato l’avv. Scarcella sarei sceso in campo come candidato sindaco, non vedo l’ora di confrontarmi con Scarcella, sono cinque anni che aspetto”. Non è un caso, infatti, che nella recente richiesta di remissione del suo processo al Tribunale di Reggio Calabria (la sentenza è prevista per il 7 febbraio) De Luca abbia dedicato una trentina di pagine alle presunte trame di Scarcella nei suoi confronti. Un astio di lunga data, quindi, e De Luca vorrebbe approfittare della competizione elettorale per togliersi qualche rospo. In verità, anche se non ci sono dichiarazioni ufficiali, anche Scarcella aspetta il momento del confronto. Insomma, quella che si presentava come una campagna elettorale accesa e combattuta adesso rischia di diventare elettrica, sulla falsariga di quella del 2012 che portò al ribaltamento di Morabito e all’insediamento di De Luca.