Commozione questa mattina nella chiesa Sacra Famiglia a Santa Teresa di Riva, dove davanti alle più alte cariche dell’Arma dei Carabinieri e alle autorità civili e militari, sono stati celebrati in forma solenne i funerali dell’appuntato scelto Mauro Ferraro, morto dopo una breve malattia.
Dolore e lacrime hanno permeato la gremita chiesa parrocchiale che non è riuscita a contenere tutta la gente, parte della quale costretta a seguire la cerimonia funebre sul sagrato. Acconto a Carmelina Ragusa, moglie affranta del giovane carabiniere (lascia due figli in giovanissima età), i genitori e altri parenti.
Mauro era originario di Lecce. È stato un carabiniere di grande valore che ha fatto onore all’uniforme indossata. Il militare, arrivato in Sicilia, aveva prestato servizio prima a Tortorici per poi trasferirsi definitivamente nella zona jonica. Limina, S. Teresa e il nucleo radiomobile della compagnia di Taormina sono state le sedi dove Mauro ha garantito prevenzione e sicurezza. Il feretro del giovane carabiniere, portato a spalle dai colleghi, avvolto nel tricolore, è arrivato nella Chiesa Sacra Famiglia accolto da un lungo applauso. A celebrare le esequie solenne padre Don Gerry Currò insieme al Cappellano militare. Nella sua omelia, il presbitero ha tracciato la figura di Mauro carabinieri, marito e padre esemplare. All’uscita del feretro un silenzio carico di commozione, interrotto dal rintocco delle campane e dal picchetto dei carabinieri. Adesso le spoglie di Mauro riposano nella cappella di Famiglia, nel cimitero di Limina.