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giovedì, Luglio 17, 2025
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Anche i torrenti Rina e Botte suscitano timori

SAVOCA – Timori a Savoca anche per i torrenti Rina e Botte, piccoli affluenti del torrente Agrò che in occasione dell’alluvione del 25 novembre sono esondati nella parte terminale, allagando abitazioni e campagne. Il consiglio comunale ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza per tutto il territorio  ed ha avanzato una richiesta di contributi sulla scorta di quando deciso dal Governo che ha stanziato 40milioni di euro per i 27 comuni della nostra provincia interessati dall’alluvione del 25 novembre. In consiglio hanno relazionato il dirigente dell’Ufficio Tecnico Santino Scarcella, ed il comandante di Polizia Municipale, Francesco Garufi, sullo stato dei danni.  E’ quindi intervenuto il sindaco Nino Bartolotta che ha sottolineato l’urgenza  del ripristino degli argini dei torrenti Rina e Botte e come l’opera di prevenzione svolta ad agosto con la pulizia dei canali di scolo nelle frazioni Rina e Contura ha evitato danni maggiori di quelli che si sono poi registrati. “L’alveo del torrente Agrò è ormai più alto di quelli dei torrenti Rina e Botte, così, soprattutto per il torrente Rina, alla confluenza con l’Agrò si è determinato un effetto lago che ha impedito alle acque del nostro torrente di defluire regolarmene. C’è stata esondazione nella parte terminale dove gli argini di terra non hanno tenuto. Stessa cosa per il torrente Botte, qua i muri d’argine ci sono, ma sono in condizioni precarie”. Consolidare gli argini, svuotare gli alvei e mettere in sicurezza il territorio da nuove calamità. Adesso si deve pensa ad affrontare l’emergenza, poi penseremo alla redazione dei progetti che possano dare tranquillità alle popolazioni residenti”.

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