SANTA TERESA DI RIVA – L’Istituto “Caminiti – Trimarchi” (nato dalla fusione di classico e scientifico) scoppia. Cinque aule ospitate negli scantinati del Municipio: anche quest’anno la popolazione scolastica è cresciuta e bisogna fare buon viso a cattiva sorte, mentre il progetto per il nuovo edificio resta nel libro dei sogni nonostante le tante promesse della Provincia prima e della Città Metropolitana, dopo. Per l’edilizia scolastica si preparano bandi ministeriali ai quali il comune di Santa Teresa assieme alla Città Metropolitana, potrebbero partecipare. Mercoledì a Messina c’è stato un incontro tra il vice sindaco Danilo Lo Giudice ed i responsabili della IV Direzione della Città Metropolitana nel corso del quale si è discusso del progetto per la realizzazione del nuovo edificio da adibire a liceo scientifico.
Lo Giudice ha ribadito l’importanza che tale opera riveste per la nostra comunità e per l’intero comprensorio in considerazione anche del fatto che attualmente alcune aule sono ospitate presso locali del palazzo municipale in ambienti non consoni non solo per fare lezione, ma anche dal punto di vista della salubrità, vicini come sono ad un cortile che viene utilizzato come parcheggio, con i gas di scarico che viaggiano alla velocità della luce.
Ieri, giovedì, il sindaco Cateno De Luca ha spedito una lettera ufficiale con la quale si richiede l’aggiornamento del progetto già redatto dalla Provincia nel 2014, ai sensi del nuovo D.L. 50/2016 al fine di poter partecipare ai futuri bandi inerenti l’edilizia scolastica, di prossima emanazione.
E tanto per rinfrescare la memoria, De Luca “rammenta l’importanza di confermare, da parte della Città Metropolitana, il cofinanziamento a suo tempo previsto, in quanto riveste elemento premiante ai fini dell’utile posizionamento nella graduatoria di finanziamento”. “Si ribadisce la nostra disponibilità a collaborare per tutti gli aspetti che saranno ritenuti opportuni e necessari per velocizzare i tempi di aggiornamento del progetto in questione”.
Il Comune di Santa Teresa di Riva ha fretta di chiudere la pratica, la Città Metropolitana un po’ meno, forse.
Il liceo scientifico ha bisogno di un suo plesso scolastico, la popolazione degli iscritti è in aumento, questo anche grazie alla istituzione delle scienze applicate che ha portato ad avere un maggior numero di alunni. Ci sono 18 classi per 700 alunni circa, quindi la necessità di locali nuovi è veramente impellente. Da tre anni cinque classi sono ospitate nei locali messi a disposizione dal Comune a pianterreno del Municipio e certamente non sono locali pienamente idonei e rispondenti a tutte le norme di sicurezza e di igienicità. Il progetto del nuovo liceo vale 6 milioni, quattro dei quali dovevano essere finanziati dalla Regione e 2 dalla Città Metropolitana. Dovevano.