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domenica, Luglio 20, 2025
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L’incidente sull’autostrada ha messo in luce la fragilità della Statale 114. Una strada stretta, bucherellata, tortuosa, che non riesce più a contenere la viabilità dei nostri giorni. Tre ore da Roccalumera a Messina.

ROCCALUMERA – La Strada Statale 114 fa acqua da tutte le parti. Basta un grosso incidente o un evento calamitoso per mandarla in tilt. Come avantieri, quando è stata chiusa la corsia lato mare dell’ A/18 Messina Catania per un incidente all’altezza del viadotto di Scaletta, con dirottamento degli automezzi  sulla 114. Anche noi siamo rimasti coinvolti in questo clamoroso intasamento, con code di chilometriche sulla Nazionale.  Quasi tre ore da Roccalumera a Messina, nel disinteresse generale delle autorità competenti. Rispolveriamo il calvario, per far capire dove esistono le criticità. Dal lungomare di Roccalumera a passo di lumaca fino a Nizza, dove si è verificato il primo intoppo. Sul lungomare non c’erano vigili per smistare il transito, per cui giunti all’altezza di piazza Interdornato bisognava immettersi sulla Statale e proseguire verso Alì Terme. Questo non c’è stato, per cui camion con rimorchio e tir sono arrivati fino al termine del lungomare dove è stato poi problematico addentrarsi nella stradina che porta sulla 114. Da qui la coda raggiungeva il torrente Allume di Roccalumera. Superato il paese, il semaforo sul ponte Fiumedinisi, tra Nizza e Alì Terme, ha stoppato completamente la marcia. Qui c’erano i vigili urbani a far rispettare il semaforo. Tempi brevi però, perché con il passaggio di due, tre mezzi pesanti, scattava subito il rosso. Altra interminabile fila. Superato questo ostacolo, la trappola nel paese termale è stata davanti l’ex Pretura. Appena si incrociavano due camion la circolazione restava bloccata per lungo tempo. Quasi un’ora da Roccalumera ad Alì Terme e c’era pure chi si azzardava in spericolati sorpassi. Si riparte, dopo un altro ingorgo davanti la stazione ferroviaria, si  continua a marciare incolonnati fino ad Itala. Altra trappola a Scaletta Zanclea. Strada stretta e forse mal gestita dalle forze dell’ordine, con ripetuti intasamenti, l’ultimo di fronte la stazione.  Sembrava fatta ed invece no, perché i vari semafori  posizionati a Giampilieri, Galati, Tremestieri  e Mili hanno definitivamente rallentato questo chilometrico serpentone, con  automobilisti stremati e inviperiti come non mai. Per dire che davanti un fatto così eclatante non è scattato quel piano della Protezione civile che doveva dare aiuto e assistenza agli automobilisti in panne e soprattutto far snellire la circolazione. E poi la Strada Statale 114, mal ridotta, con un manto stradale bucherellato in più punti e con una carreggiata molto stretta, che non riesce più a contenere l’afflusso viario dei nostri giorni. Sono delle criticità che le autorità competenti devono valutare, perché un altro incidente sull’autostrada, come quello di avantieri, potrebbe veramente compromettere la viabilità sull’atavica Strada Statale 114 Catania Messina.

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