Taormina: Aspettando il G7, l’attenzione a Taormina è sempre più incentrata sulle opere che andranno realizzate in vista del vertice dei potenti. Sono molte le proposte emerse in questi mesi e di cui si parla con insistenza: dall’elipista, alla messa in sicurezza del Palazzo dei Congressi, interventi di grande importanza ma quale sarà poi il loro ruolo se poi le vie d’accesso alla città si presentano come dei colabrodo? Sarebbe opportuno risolvere i tanti problemi riguardanti le strade della città, in primis quelli di via Garipoli.
La bretella dell’A18, principale via d’accesso e d’uscita alla città, presenta un tracciato stradale sconnesso e dissestato che con le prime piogge diventa un vero e proprio percorso ad ostacoli per evitare le zone allagate. La questione si protrae in maniera irrisolta da anni, destando ampie polemiche, ma non è stata ancora trovata una soluzione definitiva. Nei mesi scorsi il Consorzio Rete Fognante ha effettuato dei lavori lungo i tornanti di via Garipoli, provvedendo alla sostituzione della vecchia conduttura fognaria con una di diametro maggiore e aumentando la portata delle vasche di decantazione. Interventi che, però, non sono bastati a rendere il percorso agevole agli automobilisti, in quanto a monte continuano a esserci problemi con le acque bianche. Il presidente del Consorzio, Andrea Raneri, ha dichiarato “le acque bianche vanno tolte da quelle delle fognature. Si crea altrimenti un intasamento che va sistematicamente a determinare dei problemi. La questione va affrontata. I disagi non vanno sottovalutati, a maggior ragione se si pensa che nei prossimi mesi ci sarà il G7”.
La mancata separazione delle acque bianche e nere rimane una problematica da risolvere al più presto, rivedendo complessivamente il sistema di raccolta delle acque della zona. Un passaggio essenziale per presentarsi al G7, e dunque agli occhi del mondo intero, con delle strade in condizioni adeguate e funzionali.