SANT’ALESSIO – Venti imprenditori del settore turistico proprietari e gestori di alberghi hanno reiterato la richiesta al sindaco di Sant’Alessio di ridurre il peso del carico fiscale locale stante il perdurare delle difficoltà nel settore.
In dettaglio chiedono l’abbassamento di Ici e Tasi all’8,60 per mille (attualmente è al massimo, 10,60 per mille); quindi la riduzione della Tari “visto che la raccolta differenziata ha prodotto notevoli risparmi” e l’abbattimento dei canoni per i consumi idrici “visto che il comune è autosufficiente per l’approvvigionamento idrico e non ha bisogno di fare cassa con i cittadini”. Il momento è quello giusto, secondo i firmatari della richiesta, dato che per lunedì è prevista la riunione del consiglio comunale in cui ci sarà da approvare il bilancio di previsione 2015 e quello pluriennale 2015/2017 ed il 16 dicembre scade il saldo Imu/tasi.
A sostegno della loro richiesta gli imprenditori ricordano che “la scomparsa della spiaggia ha fatto diminuire i villeggianti”, “I lavori di metanizzazione stanno interessando l’intero paese con l’interruzione delle arterie principali”, “lo stato di crisi generale che attanaglia da parecchi anni l’intero settore turistico”, “che le strutture nel 2015 perfino nel mese di agosto non si sono riempite”, e che, inoltre, la vecchia Ici aveva un’aliquota del 6 per mille e che Imu e Tasi sono al 10,60per mille che con l’aumento dei moltiplicatori deciso dallo Stato ha in alcuni casi raddoppiato l’imposta, “che la pressione fiscale raggiunta non è più sopportabile e che molti di noi stanno per chiudere”, pertanto chiedono l’accoglimento della loro istanza.