SANTA TERESA DI RIVA – L’Agenzia di Sviluppo “Peloritani spa”, società interamente costituita nel 2009 per iniziativa dell’allora sindaco di Fiumedinisi Cateno De Luca, dopo tre esercizi in perdita, sta per essere messa in liquidazione come da richiesta avanzata da alcuni comuni soci, tra i quali Santa Teresa di Riva, che l’ha comunicata nel consiglio di lunedì scorso. La società venne nel 2009 presso un notaio di Mascali da 42 tra comuni ed enti con sede legale a Fiumedinisi con un capitale sociale di 198mila euro. Dal novembre 2012 la sede legale è stata trasferita da Fiumedinisi a S. Teresa di Riva. Presidente onorario è Cateno De Luca, oggi sindaco di S. Teresa. Tecnicamente è il braccio operativo del Gal Peloritani che ha sede a Santa Teresa di Riva presso Villa Ragno.
I conti dell’Agenzia sono in rosso: nel 2012 perdita di 13mila 123 euro;i 17mila 998 euro nel 2013 e 17mila 556 euro del 2014, per un totale nel triennio di – 48mila 667 euro. Per questo è stato deciso di chiuderla.
Tutt’altra cosa è l’Agenzia di Sviluppo “Valli Joniche Peloritani spa”, che è il braccio perativo dell’Unione dei Comuni e che è finita nel mitrino della magistratura e che ha ereditato dai consorzi di cui era capolfila il comune di Pagliara una dote di 800 mila euro.
Recentissimamente il bubbone del presunto malaffare in questa società (costituita nel 2008 da 13 comuni) ad intero capitale pubblico è esploso con una inchiesta della Procura che ha portato al rinvio a giudizio da parte del gip Maria Teresa Arena di otto persone (tra amministratori, ex sindaci, consulenti) per peculato essendosi appropriati (secondo l’accusa del pm Liliana Todaro) di somme erogate dalla Regione Siciliana ai consorzi di sviluppo economico, sviluppo turistico, banda larga e olii , utilizzandoli per fini personali o per finalità del tutto estranee a quelle per le quali erano state stanziate. La prima udienza è fissata per il prossimo 23 dicembre.