Solo metà dei comuni della Riviera è dotato di un piano di protezione civile: 12 su 24, Alì, Alì Terme, Forza D’Agrò, Furci, Gallodoro, Giardini Naxos, Mandanici, Nizza, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio e Savoca. Nel corso di un importante convegno sulla protezione civile organizzato a Santa Teresa di Riva il mese scorso dai Lions, è venuto fuori che più i cittadini sono informati e formati sulle problematiche legate agli interventi calamitosi più è facile trovare il modo di aiutarsi da se in attesa dell’intervento della protezione civile. Un concetto semplice che sta alla base dei piani di protezione civile che ogni comune dovrebbe avere, e quando ce l’ha pubblicizzarlo alla cittadinanza. Il vice sindaco del Comune di Santa Teresa di Riva, ing. Antonino Famulari, ha fatto presente, nel suo intervento davanti agli studenti delle scuole superiori di S.Teresa, che l’amministrazione di S.Teresa sia già dotata di un Piano di Protezione di Civile Comunale che però ha necessità di opportune risorse per essere compiutamente attuato. Ovvero resta sulla carta, chiuso in un cassetto dell’ufficio tecnico, senza che la cittadinanza ne sappia nulla. Quasi inutile dedurne che se la cosa non sembrasse mancanza di rispetto, esso è carta straccia. Tanto è vero che l’ing. Bruno Manfrè, capo della sezione provinciale del Dipartimento regionale della protezione civile, intervenuto anche lui al convegno Lions, ha sollecitato l’ing. Famulari, a pubblicare il Piano sul sito on line del comune. Cosa che finora non è stata fatta.
In Sicilia appena il 50% dei comuni ha un piano di protezione civile a fronte di un dato nazionale dell’80%. Nella nostra Provincia, secondo i dati pubblicati dalla Protezione Civile, questa percentuale scende di parecchio: 35%, su 108 comuni solo 31 sono dotati di un piano. E di questi nella riviera jonica ce ne sono 12 : Alì, Alì Terme, Forza D’Agrò, Furci, Gallodoro, Giardini Naxos, Mandanici, Nizza, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio e Savoca.In fase di elaborazione o di aggiornamento sono quelli di Antillo, Casalvecchio, Letojanni, Roccafiorita secondo i dati forniti dai responsabili degli uffici tecnici in un convegno tenuto a Letojanni nel gennaio del 2013 organizzato dalla Prefettura e dalla Portezione Civile. Ancora oggi l’iter è … in itinere. Dei comuni che sono dotati di Piano, appena un decimo lo rende pubblico e organizza attività divulgative e di esercitazione con la popolazione. “Il piano di protezione civile, quale strumento di conoscenza, di informazione e di azione, se è chiuso in un cassetto, è assolutamente inutile” e se lo dice un esperto come Bruno Manfrè, cìè da crederci. Santa Teresa di Riva, quindi, è tra i 90 comuni su cento che il suo piano di protezione civile (ma ce l’abbiamo per davvero, ed se si, è aggiornato?) lo tiene in un cassetto. E soprattutto è in quel 90% di comuni che non hanno mai organizzato una esercitazione di protezione civile per la cittadinanza. Se a fare emergere questa situazione per Santa Teresa c’è bisogno di un convegno del Lions Club presieduto dall’avv. Antonio Scarcella, siamo proprio messi bene. Ed il sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, è corso subito ai ripari: “Abbiamo dato incarico per l’aggiornamento, l’ultimo da noi fatto risale al dicembre 2012”, mentre per l’organizzazione di una esercitazione ci sta ancora pensando.