Roccalumera – Il verde che germoglia sui quattro chilometri del lungomare merita di essere curato in ogni parte. E l’amministrazione Argiroffi presaga che attualmente non c’è disponibilità economica aveva aguzzato l’ingegno di assegnare la cura delle aiuole sparse sul lungomare alla gente del posto. Lo slogan era “adotta una aiuola” e già, per la verità, c’erano stati i primi segnali positivi, soprattutto davanti al Centro sociale, vicino la chiesa di padre Murolo, dove giovani ed anziani hanno abbellito le aiuole, arricchendole di fiori e piante. Ma forse è stato l’unico gesto utile della cittadinanza, perché in altri posti le aiuole non solo non vengono curate ma vengono anche calpestate e abbruttite da tante barche, rovesciate sul verde senza controllo alcuno. L’assessore al ramo dovrebbe prestare particolare attenzione a questo delicato problema, perché le imbarcazioni parcheggiate sul marciapiede intralciano il transito ai pedoni e soprattutto ai bambini, mentre i natanti accatastati nelle aiuole deturpano il lungomare e deteriorano il verde. Perché, programmare delle lodevoli iniziative e poi non attuarle è un discorso che non regge e che va poi a discapito dell’intera amministrazione. Per cui sarebbe opportuno far togliere le imbarcazioni posteggiate sui marciapiedi del lungomare e soprattutto rimuovere tutte le barche rovesciate sulle aiuole. I cittadini, specialmente quelli che abitano nella zona del piccolo torrente Pagliara, sono irritati per questo lassismo dell’amministrazione Argiroffi e specificatamente dell’assessore al ramo, che dedicano poca attenzione alle cure del lungomare, abbandonato alla mercè della gente incivile e di quanti abusivamente lo deturpano.