Roccalumera – Volendo fare un bilancio dei primi sei mesi dell’amministrazione Argiroffi c’è da dire che al di là delle servizi essenziali garantiti e dei lavori urgenti fronteggiati con tempestività, il problema centrale è stato risolto. Per fortuna. Si tratta del dissesto finanziario che avrebbe portato il comune a navigare per dieci anni nei mari tempestosi della crisi finanziaria, che avrebbe seriamente danneggiato il paese e la cittadinanza tutta. Il debito più corposo riguardava quello con l’Ato, ereditato dalla passata amministrazione. Due milioni e 800 mila euro che il comune non avrebbe mai potuto fronteggiare se non fosse intervenuta la Regione Siciliana, grazie all’approvazione del Piano di rientro, sottoscritto dall’Ato, dalla Regione e dal sindaco del comune di Roccalumera Gaetano Argiroffi. Eppure durante il dibattito in consiglio sono sorte delle controversie con i cinque consiglieri di opposizione, i quali non solo hanno votato contro ma hanno pure fatto notare che questo “prestito” concesso dalla Regione per pagare i debito con l’Ato avrebbe comportato un graduale aumento delle tasse. Il consigliere Giuseppe Melita, della minoranza, ha ricordato ai presenti che il comune (al tempo dell’amministrazione Miasi) ha citato in giudizio l’Ato perché non avrebbe garantito, nel corso degli anni, la pulizia del paese e il costante svuotamento dei cassonetti stracolmi di spazzatura. Per la minoranza consiliare prima bisognava attendere il responso del giudice, cioè risolvere le pendenze giudiziarie, e poi magari saldare il debito con l’Ato. Solo che attendere altro tempo (i procedimenti giudiziari vanno generalmente per le lunghe) significava spianare le porte al dissesto finanziario, affossando così definitivamente il paese. “Il dissesto avrebbe impedito qualsiasi tipo di sviluppo del paese – ha dichiarato il sindaco – significava pure triplicare le tasse e mettere alla porta i dipendenti precari”. Risolto questo problema se n’è affacciato un altro: quello dell’impianto per il pretrattamento dei rifiuti che il comune di Pagliara intendeva installare in contrada Piana, quasi al limite con il territorio di Roccalumera. Anche qui una forte battaglia politica, sfociata in riunioni e conferenze, che però ha visto uniti i consiglieri di maggioranza con quelli dell’opposizione. Il problema per la verità non è stato risolto al cento per cento, però si è avuta quasi certezza dai funzionari regionali dell’assessorato competente, che difficilmente l’impianto potrà essere realizzato in contrada Piana, vicino lo svincolo autostradale, perché la distanza dal centro abitato di Rocchenere è inferiore a tre chilometri, come previsto per legge. Dopo queste due interventi andati a buon fine, l’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Gaetano Argiroffi prima che si concluda l’anno ha in programma la risoluzione di altri due problema: l’approvazione del bilancio di previsione 2013 (il 12 dicembre) e il varo della zona artigianale, con la messa in vendita delle aree disponibili. Si tratta di “un polmone finanziario” per dirla come il sindaco, che dovrebbe impinguare le deficitarie casse comunali. L’amministrazione Argiroffi in questi primi sei mesi di vita amministrativa ha fatto vedere delle sagge iniziative, ma è stata più volte contestata dai cinque consiglieri di opposizione, soprattutto per quanto riguarda la raccolta della spazzatura (in agosto) e l’aumento delle tasse (a novembre). Queste scaramucce hanno vivacizzato il dibattito politico, però sempre mirato nell’interesse della cittadinanza e nello sviluppo economico e turistico del paese.
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