Roccalumera – Un derby costellato da delusione e opaco gioco in campo. Un incontro scialbo e privo di mordente. Tatticismi a centro campo e rarissime azioni da gol, con il Pistunina che ha ricamato più gioco e che forse ha collezionato più occasioni da gol. Anche se, tutto sommato, di vere azioni travolgenti si è visto ben poco. La formazione Piero Mancuso si è affidata più ai contropiedi, con La Valle, Mangano e Affè sempre in agguato. Ma non sono state fornite palle a sufficienza per cui la vera occasione da gol è stato un calcio piazzato di La Rocca, che al 49’ ha colpito il palo. Per il resto buio. Anche il Pistunina non è stato capace di scardinare la difesa ospite. Il solo Amante non è bastato a mettere la palla in rete, come non è servito relegare il bravo Torre a ridosso della mediana, quando avrebbe potuto dare più palle gol se fosse stato impegnato dietro le punte. Alla fine un pareggio, che forse accontenta un po’ tutti. La cronaca è scarna di notizie. Parte bene il Pistunina con alcune indovinate triangolazioni al centro campo, ma per arrivare al primo tiro in porta bisogna aspettare il 30’ con Amante che di sinistro gira malamente a rete, poi si fanno vedere Cutaia e La Rocca con tiri sopra la traversa. Ad inizio del secondo tempo brividi per il Pistunina: su calcio piazzato dal limite l’attaccante La Rocca del Piero Mancuso colpisce la base del palo, con Di Pietro fuori causa. Poi l’attacco del Pistunina si rende protagonista con una serie di tiri che non centrano il bersaglio, prima con Grioli al 22’ e poi con La Speme al 24’. Ma la palla del gol l’ha avuta sui piedi Amante del Pistunina, che dopo una triangolazione con Grioli e La Speme si è trovato a tu per tu col portiere. Il suo tiro però è stato parato con i piedi da Fumia, che ha salvato così la porta e il pareggio. Finale da dimenticare per tutt’e due le squadre, con i giocatori che si sono preoccupati più a tenere la palla che a proiettarsi nell’area avversaria. Un pareggio ad occhiali che soddisfa sicuramente le due formazioni ma che certamente non esalta il derby.