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venerdì, Febbraio 14, 2025
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Commercio e Turismo a picco a S.Teresa. Ma l’assessore non dovrebbe dimettersi?

SANTA TERESA DI RIVA – Commercio e turismo a picco a Santa Teresa di Riva con l’amministrazione comunale che non può sostenere la ripresa, mentre gli stessi operatori non si danno una scossa, aspettando la Provvidenza. Due settori in decadimento, mentre le ultime scelte dell’amministrazione comunale hanno definitivamente affossato la presunta vocazione turistica. Giudizi draconiani bipartisan che sono sulla bocca di tutti in città dettati dal fatto che negli ultimi due – tre anni non si registrano investimenti di rilievo, tali da smuovere le acque di due settori che stagnano e regrediscono. Il commercio, stritolato dalla grande distribuzione, non riesce a venire fuori dallo stato di crisi anche perché i commercianti sembrano nella morsa della paura, e le (poche) idee che vengono fuori non portano da nessuna parte anche perché si pretende che sia il Comune a tirare le castagne dal fuoco facendo camminare con i suoi soldi le proposte degli altri. Quelli del Centro commerciale naturale hanno voluto l’isola pedonale senza il supporto di spettacoli di attrazione, ed è stato in flop; hanno voluto l’apertura domenica dalle 9 a mezzanotte, senza i supporto di spettacoli di attrazione, e dopo la prima il progetto è stato abbandonato. A Bucalo l’associazione dei commercianti presieduta da Nino Foti sembra più vivace, ma sembra di viaggiare col freno a mano tirato. “Piccolo (non) è bello” come si diceva una volta quando la piccola distribuzione tirava come un treno. Anche il turismo da segni di asfissia. I soldi per le vacanze sono finiti per due italiani su tre, e qui pochi che scelgono i nostri lidi e le nostre spiagge vengono incoraggiati a non tornare. Ci riferiamo ai locali pubblici cui è stata messa la sordina dopo mezzanotte, mentre si consente ai cantieri edili di restare aperti in pieno agosto, in centro come in periferia, con buona pace del sacrosanto diritto al riposo, principio ispiratore dell’ordinanza che aveva spento la movida. Oppure si costringono nativi e villeggianti a passeggiare accanto a cassonetti puzzolenti (il fetore di avanzi di pesce domina su tutto), non lavati e disinfettati da mesi. E’ sempre colpa degli altri, come per le manifestazioni estive definitivamente affossate per carenza di fondi. L’economia va a rotoli, nemmeno supportata dalle camere o dai mini appartamenti in affitto (rigorosamente in nero) durante il periodo estivo. E’ mancata la domanda a fronte di una offerta eccessivamente onerosa. Questa è la “vocazione” turistica di Santa Teresa di Riva!

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