Pagliara – Due giovani catanesi prima le rubano la macchina, una fiammante Fiat Panda 4X4, poi le chiedono tremila euro per restituirgliela. E la signora accetta. Sembrava concluso questo affaire “cavallo di ritorno” solo che i carabinieri ci hanno messo lo zampino, anche se casualmente. E così, mandato a monte il compromesso, i militari della stazione di Roccalumera al comando del luogotenente Santo Arcidiacono hanno ammanettato con l’accusa di estorsione in concorso Antonio Indelicato 28 anni di Giarre e Massimo Muscolino 32 anni di Mascali, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine. La telenovela è iniziata lo scorso mese di aprile a Giardini Naxos. La signora uscendo da un negozio non ha più visto la sua Fiat Panda ed ha denunciato il furto ai carabinieri. Do qualche tempo la donna è stata contattata da due giovani, i quali le hanno fatto capire di poterle restituire la macchina, dietro compenso di tremila euro. Ieri l’accordo. I due giovani catanesi hanno consegnato la Fiat Panda e la signora di Pagliara ha donato loro la somma pattuita. Nel viaggio di ritorno, i due catanesi, dopo aver superato Rocchenere e raggiunto Roccalumera, sono stati intercettati in piazza Mazzullo da una pattuglia dei carabinieri, in un normale servizio di controllo del territorio. Dopo l’identificazione, Muscolino e Indelicato sono stati perquisiti e nella tasca di uno dei due sono stati rinvenuti tremila euro. Non hanno saputo fornire alcuna spiegazione, per i cui i giovani catanesi sono stati condotti in caserma e interrogati. E così è venuto alla luce tutto il marchingegno, per cui la somma è stata ritenuta provento dell’estorsione. Anche la donna è stata interrogata a lungo, ma ha negato il compromesso (forse per paura). Solo dopo qualche ora è capitolata, raccontando la dinamica dei fatti. Recuperata la macchina e la somma, la signora è tornata a Pagliara, mentre Muscolino e Indelicato sono stati arrestati per estorsione in concorso e associati alla Casa circondariale di Gazzi, a Messina.