Forza d’Agrò – Un paese già in piena campagna elettorale, in vista delle amministrative della prossima primavera che dovrebbero dare alla storica cittadina un nuovo governo municipale, dopo la brusca interruzione con la revoca del mandato all’ex primo cittadino, ragioniere Bruno Miliadò (nella foto), a causa di una sentenza giudiziaria non ancora prescritta. Si preannunciano nuovi scenari politici sia per quanto riguarda la formazione delle liste , che dovrebbero essere 2 invece di 3, sia per le candidature a sindaco. Le compagini sconfitte da Miliadò che facevano capo ai candidati a primo cittadino, Salvatore Donato e Antonino Bianca, pare che, in questi ultimi periodi, abbiano raggiunto un accordo per la presentazione di una sola coalizione. Il problema da risolvere è , soprattutto, quello della nomination a sindaco e delle altre cariche istituzionali (presidente del consiglio e assessori), nonché la linea politica da seguire in caso di successo. Si parla di un nuovo candidato a primo cittadino con l’accantonamento di quelli precedenti, vale a dire Salvatore Donato e Nino Bianca. Per Donato ci sono in atto delle resistenze da parte del suo gruppo che lo vedrebbe ancora bene nella corsa alla poltrona più ambita del palazzo comunale. Il decano della politica forzese Bianca, invece, pur di vincere le elezioni farebbe un passo indietro riguardo la nomination a primo cittadino, accontentandosi della presidenza del consiglio comunale. Tutto questo dovrebbe spalancare le porte verso la candidatura a sindaco all’ex presidente del consiglio, Roberto Carullo, che insieme all’ex vice sindaco, prof. Carmelino Lombardo, sono stati un pò l’anima ed i bersagli degli avversari nelle passate amministrative. Lombardo però, considerato che per consuetudine il premier deve essere del centro e non della frazione di Scifì, appare ormai rassegnato, in caso di vittoria, al ruolo di vice primo cittadino. Ma per Carullo la strada verso la poltrona più ambita del palazzo comunale, ha pure l’insidia dell’ex sindaco, architetto Carmelo Lombardo, che vedendosi precluse gli altri ruoli istituzionali, spalleggiato da altri componenti della coalizione, vorrebbe ritornare alla guida del paese, dopo la breve parentesi di Miliadò e dell’attuale commissario ad acta. Sulla sponda opposta, se l’ex sindaco, Bruno Miliadò , dovesse risolvere in tempo utile i problemi con la giustizia, sarebbe il candidato ideale per potere affrontare gli avversari nella corsa a primo cittadino. In caso contrario, il suo posto verrebbe preso dal nipote, dott. Fabio Di Cara. Miliado, però, deve trovare delle soluzioni in merito alle difficoltà che si sono creati all’interno della coalizione di maggioranza, dopo la vittoria nelle passate amministrative. Infatti, il vice presidente del consiglio, Antonino Carnabuci, dopo aver dovuto cedere la promessa poltrona di presidente del civico consesso a favore di Melina Gentile, a quanto pare, ha allentato i rapporti con l’ex primo cittadino. Non va meglio con l’ex assessore Antonino Gentile che, potendo contare su un nutrito numero di voti , potrebbe anche varcare il “Rubicone” se sarà soddisfatto nelle richieste da parte degli avversari. A Forza d’Agrò, al di là delle candidature a sindaco e delle formazioni delle liste, in questo momento, tiene banco anche il tentativo di separazione della frazione Scifì che intende aggregarsi con il vicino comune di S.Alessio, ma nella borgata, sita sulla sponda destra del torrente Agrò, non tutti sono convinti di questa operazione di annessione alla cittadina del Capo.
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