Anche nei nostri paesi della riviera jonica risentiamo delle problematiche relative all’emergenza. Se pensavamo che il nuovo anno con quasi tutti vaccinati e le eccezionali misure di contenimento avrebbero risolto tutto, ci siamo sbagliati proprio.
Gennaio 2022 appare una coda del 2020 e del 2021. Siamo ancora in piena emergenza, con la diffusione dell’epidemia che resta impetuosa con tutti i freni posti; con i continui mutamenti di colori delle Regioni; con le scuole che non sanno come potranno andare avanti con studenti in presenza perché c’è confusione tra Ministero e Regioni, Regioni e Province, Dirigenti e docenti, tra genitori e rappresentanti; con cittadini, famiglie e aziende che temono lo sconvolgimento economico, l’incertezza, l’ignoto e pure un’altra devastante crisi politica per ridistribuire poltrone di dominio.
L’emergenza, in definitiva, è sempre più ingestibile e temibile per gli effetti gravosi nel breve e lungo periodo. Per questo appare evidente che tutto graverà sui bambini, i giovani, il futuro, mentre stanno già pagando un costo inestimabile sul piano sanitario gli anziani, i più fragili, gli ammalati e sul piano economico i lavoratori. Inoltre c’è da rilevare che sta venendo meno uno sviluppo sereno della crescita a livello psicologico e sociale, subentrano insicurezza e depressione, paura e rabbia, fatica e privazione.
Mancano le politiche per la famiglia e cala l’incremento demografico nei paesi progrediti, con la tendenza a stili di vita individualistici e poco relazionali, tali da incentivare varie forme di ansia e malessere psicosomatico, atteggiamenti remissivi o aggressivi, ostilità e sregolatezza.
Si rileva un aumento del disagio sociale e la difficoltà di affrontare i problemi che si presentano con responsabilità e senso del bene comune, per una risoluzione equa e solidale, giusta e pacifica. Soltanto nell’ottica del rispetto della diversità e della libertà possiamo mantenere la nostra umanità, la dignità di concittadini di questa terra, di viandanti di passaggio, che vivono sotto lo stesso cielo e sanno guardare le stelle per gioire della bellezza e trovare la via, la verità e la vita.
Come si vive d’epidemia nei nostri paesi
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