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domenica, Dicembre 15, 2024
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Bilancio positivo per la memoria di Giovanni Falcone e le altre vittime nella strage di Capaci, “Costituzione e Poesia” a Santa Teresa di Riva e dintorni

Si sono appena ultimate le attività in programma, approntato dal Comitato Jonico Beni Comuni, che ha aderito all’iniziativa di onorare la memoria di Giovanni Falcone e le altre vittime della strage di Capaci attraverso il tema “Costituzione e Poesia… per sconfiggere le mentalità mafiose”. Il bilancio è più che positivo perchè sono stati coinvolti numerosi gruppi associativi, le istituzioni della scuola e della chiesa, i luoghi di vita del territorio. La bellezza degli eventi è stata sicuramente la risposta di tanta gente, pronta a partecipare con notevole sensibilità. Inoltre c’è stata la possibilità di sviluppare la proposta iniziale, con la lettura di articoli della Costituzione. Molta rilevanza è stato dato all’art. 11 ” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa…….” facendo emergere il bisogno di pace che è dentro il cuore dei siciliani. Inoltre sono state lette poesie con versi inerenti al tragico fatto, con forme di creatività e di elaborazione relative alle proprie caratteristiche, secondo la genialità di ciascuno e le risorse messe in campo da ogni realtà.  In particolare si sono distinti i ragazzi, protagonisti nell’Istituto comprensivo di Santa Teresa di Riva, diretto dalla dott.ssa Enza Interdonato, per l’attenzione ed i lavori interessanti realizzati dalla popolazione scolastica con l’aiuto dei docenti. Pure i giovani delle parrocchie di Santa Maria del Carmelo e della Sacra Famiglia hanno dimostrato cura e dedizione, realizzando un seguitissimo momento di ricordo con profondi riscontri emotivi sui presenti alla manifestazione.  Lodevole e significativo l’impegno delle comunità parrocchiali della Valdagrò, che riunitasi insieme nella parrocchia di “Santa Maria di Portosalvo, oltre allo schema di base, hanno colto il senso spirituale della preghiera e dell’amore di Gesù, per combattere ogni tipo di male che imperversa sulla terra, ricordando nella celebrazione eucaristica tutte le vittime, laici e religiosi, cadute per mafia, malaffare e guerra. Anche le associazioni culturali e sportive, altri ordini di scuola e la società civile hanno trovato il modo di esprimere solidarietà ed onore a quanti hanno sacrificato la vita per una società migliore, più giusta ed onesta. Pertanto è stato un tempo di memoria edificante e propositivo, che ha permesso di riconoscere il valore di cittadini morti nell’esercizio del proprio dovere, da servitori dello stato, ma risorti nel cuore della gente per bene, che vuole garantire un futuro di giustizia e pace, di cultura e lavoro, di bellezza e gioia, attraverso la partecipazione attiva, a presidio dei beni comuni e del patrimonio ereditato dal sacrificio di uomini buoni e forti.

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