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domenica, Luglio 6, 2025
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Risorgerà il polifunzionale, incompiuta storica di S.Teresa?

SANTA TERESA DI RIVA – Una delle “incompiute”storiche diSanta Teresa di Riva, il centro polifunzionale si cui sulla circonvallazione c’è il rudere, potrebbe essere completata. L’amministrazione comunale fa sapere che a seguito di numerosi incontri presso la Prefettura di Catania si sta cercando di recuperare il finanziamento per il progetto, presentato dalla precedente Amministrazione Comunale, per riqualificare e completare il cosiddetto polifunzionale. Si tratta di un contributo di 950 mila euro. Il 3 settembre 2013 si terrà l’incontro conclusivo presso la Prefettura di Catania per completare l’iter amministrativo fermo da alcuni anni. L’amministrazione precedente nel 2010 aveva deciso di recuperare il vecchio rudere abbandonato, con un progetto di ristrutturazione al fine di destinarlo all’erogazione di servizi si formazione linguistica e civica, orientamento ed accompagnamento al lavoro, mediazione culturale, assistenza socio psicologica, attività ricreative per gli immigrati residenti nel territorio. La spesa prevista era di 950 mila euro, secondo il progetto elaborato in partner con l’Associazione Penelope, e per il finanziamento è stata fatta richiesta al dipartimento sicurezza del ministero dell’Interno che ha i fondi disponibili con il Pon 2007/2013 per “l’obiettivo convergenza”. Il progetto di ripristino funzionale del complesso sulla panoramica consentirà di completare una incompiuta storica della nostra cittadina e di realizzare una struttura utile al contesto dell’accoglienza e della integrazione degli immigrati regolari nel comprensorio ionico. Però, c’è un però. Nel novembre 2010 l’amministrazione comunale aveva firmato un protocollo di intesa con la cooperativa “Ippogrifo 2010” con il quale è stata ipotiozzata la concessione in comodato d’uso dell’immobile sulla circonvallazione per farlo diventare una casa di riposo gestita da ex detenuti che avranno superato il corso di assistente sociale, avviato in carcere dall’Euris. Non solo ma quel rudere costato nel 1993 (amministrazione presieduta da Carmelo Jaria) cinque miliardi di lire di soldi pubblici, secondo una ricognizione dei beni fatta dall’amministrazione nel 2009 non risulterebbe ancora trasferito dall’assessorato al turismo al comune. Insomma un’iter complesso. Una cosa è certa non ridiventerà discarica di rifiuti solidi urbani (1999) né deposito di scarti di scerbatura (2011).

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