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“Stranamore” arrestate 5 persone. Organizzavano fittizi matrimoni (il compenso per la sposa era di 3000 euro)

La Polizia di Stato di Messina ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di cinque soggetti indagati, a diverso titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’ingresso clandestino in Italia ovvero della permanenza, parimenti illegale, di cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale. Secondo l’ipotesi di accusa, gli arrestati, insieme ad almeno altri due soggetti non identificati ed attivi in territorio francese, avevano strutturato a Messina un’associazione in grado di organizzare matrimoni fittizi tra donne italiane e uomini extracomunitari, e viceversa, al fine di far ottenere loro il permesso di soggiorno per motivi familiari. Il gruppo, capeggiato da un cittadino marocchino residente a Messina e di cui facevano parte due donne alle quali era demandato anche il compito di individuare le finte spose, a Messina e provincia, e curare ogni dettaglio connesso alle future nozze, con stabile ripartizione di compiti e dietro il pagamento di somme di denaro per tutti i partecipanti alla messa in scena. Gli indagati si preoccupavano, quindi, di far incontrare i futuri coniugi, a volte gli stessi componenti del gruppo, di seguire tutta la trafila amministrativa propedeutica alla cerimonia presso i vari consolati, di reclutare i falsi testimoni e di reperire gli alloggi per simulare la coabitazione in vista dei controlli successivi. Nulla era lasciato al caso; venivano acquistate le fedi (15\20 euro di valore), anticipate le spese per l’acconciatura e l’abito, seguite, ove necessario, le pratiche per il divorzio da matrimoni (fittizi) precedenti per riacquistare lo stato libero ed impartite le istruzioni sul comportamento da tenere in occasione dei controlli di polizia volti alla verifica della effettiva convivenza. Il compenso per il finto coniuge, una donna di basso ceto ma ben messa, variava tra i 2500 e i 3000 euro mentre le spese complessive per il soggetto interessato ad ottenere il titolo di soggiorno superavano, in alcuni casi, i 10000 euro.

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