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venerdì, Dicembre 13, 2024
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Roccalumera, in arrivo le bollette Tari 2022. I costi del servizio lievitano

 Roccalumera – Dai quattro consiglieri di minoranza, Rita, Corrini, Ivan Cremente, Antonino Scarci e Tiziana Maggio, riceviamo: ”Per il secondo anno consecutivo al Comune di Roccalumera si registra un aumento del Piano Economico Finanziario TARI per i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con conseguente aumento della TARI principalmente per le famiglie per le quali il Comune, oltretutto non ha previsto nemmeno il Bonus Tari 2022 in modo da venire incontro ai nuclei familiari più disagiati. Nel Consiglio comunale del 26/05/2022 la maggioranza ha approvato il Piano Finanziario 2022 che presenta un gettito di 1.090.000 euro, con un aumento di circa 50.000,00, per cui le rate della Tari aumenteranno. Il gruppo di minoranza ha rilevato numerose criticità e ha manifestato preoccupazione anche perché il trend degli aumenti continuerà fino al 2025. Il raggiungimento di una percentuale del 70% di raccolta differenziata non consente ancora la diminuzione dei costi e di conseguenza la rideterminazione di tariffe più vantaggiose per i contribuenti; infatti, ancora come nell’anno 2021, i costi più alti nel Piano Finanziario si riferiscono all’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, all’attività di spazzamento e lavaggio strade e per i costi comuni. Finora gli sforzi dei cittadini, purtroppo, non sono stati premiati né con i vantaggi economici previsti nel Piano Aro con il c.d. bonus premiale né con il risparmio che si sarebbe dovuto avere con la vendita del materiale relativo alle frazioni differenziate: i risultati, infatti, attestano che non si riesce nemmeno ad ammortizzare i costi del relativo servizio di raccolta differenziata! Inoltre non viene rispettato il principio “chi inquina paga”, finalizzato alla protezione dell’ambiente e della salute, in quanto la tariffa non è commisurata ad una differenziata puntuale e di qualità ma viene calcolata sul numero del nucleo familiare e della superficie dell’abitazione. Va pure evidenziato che nelle Tariffe Tari sono state “impropriamente” computate le spese del servizio di manutenzione del verde, per le quali, invece, si deve provvedere con risorse del bilancio comunale e non con le entrate del tributo: il cittadino, quindi, si ritrova a dover corrispondere somme per la Tari che non si riferiscono solo ai rifiuti. Per tutte queste motivazioni i consiglieri di minoranza sono stati critici, non condividendo nemmeno un’ulteriore scelta dell’amministrazione ossia di prevedere un numero di componenti del nucleo familiare per le seconde case nella misura di 3 unità, in quanto oltremodo sperequativa. Non si intravede un miglioramento in termini di ritorno economico nonostante gli ottimi risultati di R.D e l’Amministrazione si è dimostrata, fino ad oggi, incapace di intraprendere una revisione nella direzione di una tariffazione puntuale, vale a dire che il cittadino “paga in base ai rifiuti che produce”. Approfondire la materia complessa della raccolta differenziata andando oltre il risultato dei numeri in %, ottimizzare il servizio con conseguente riduzione dei costi e migliorare gli standard ambientali nel rispetto anche delle previsioni originarie del Piano Aro, devono essere obiettivi raggiungibili tramite un indirizzo politico da parte dell’Amministrazione.”

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