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martedì, Maggio 7, 2024
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Lettera in redazione sulla problematica ASU che attanaglia tanti lavoratori

Salve, mi chiamo Dorotea Sturiale e lavoro in modalità ASU dall’anno 2001. Sono arrivata al Comune di Roccalumera, prov. di Messina nell’anno 2004 con tre colleghi e nello stesso ente, nel 2007, siamo passati tutti in mobilità. In seguito ci hanno raggiunto altri tre o quattro colleghi. Spero la mia testimonianza possa servire a chiarire e concorrere a denunciare fino in fondo lo stato di abbandono (da parte delle istituzioni tutte), in cui versano i lavoratori LSU divenuti ASU perché traditi, spogliati, derubati di tutto, persino dell’acronimo che li rappresentava fino all’anno 2013, anno in cui qualche illuminato pensò bene di servirsene per stabilizzare altri lavoratori che fino ad allora erano stati chiamati ex articolisti e prima ancora contrattisti. Perché questa manovra è presto detto. Gli LSU sono stati gli unici 5.200 lavoratori anomali in  Sicilia ad appartenere ad un Albo Regionale. Nel 2013 la Politica Regionale, che doveva dare una sistemazione a quei propri figli lavoratori, che nel frattempo erano diventati contrattisti per aver stipulato contratti privati a tempo determinato con gli enti ospitanti, ritenne facile (indisturbatamente) introdurre questi propri figli (che diventavano così LSU), nell’Albo Regionale dei 5.200 originali LSU, adducendo la scusa che con tale manovra, tutti si era divenuti LSU UGUALI con identici doveri e diritti. Di lì a breve i 5.200 originali persero il titolo di LSU e furono  declassati in ASU. Nel frattempo i contrattisti, divenuti LSU surclassando gli ASU,  furono stabilizzati per anzianità.  Alla fine della storia però i 5.200 ASU,  (adesso poco meno, di cui 400 circa in forza presso gli enti della sola riviera jonica) fanno parte ancora di quell’Albo Regionale, fermi lì come su un binario morto, mentre gli ex di tutto ed LSU acquisiti per merito (?)  sono stati stabilizzati con contratto a tempo indeterminato e contributo regionale, con storicizzazione della spesa, fino al 2038. Tutto il resto diventa marginale,  quasi ridicolo se non fosse tragico..  come ad esempio il lavoro senza alcun contratto che si chiama lavoro nero, senza assistenza sanitaria, senza tfr, senza contributi, senza tredicesima e quattordicesima, senza premialità, senza progressioni economiche orizzontali e verticali, e così da 21 anni.. senza futuro!!

 

Nella speranza di fare luce sulla questione in maniera determinante e risolutiva,

GRAZIE

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