IMU c’è una possibilità di prorogare la scadenza del 16 giugno: dipende dai consigli comunali

In vista della scadenza del primo acconto dell’Imu (ultimo giorno utile il 16 giugno) i comuni potrebbero disporre il differimento della rata per i soggetti che hanno subito una riduzione dei ricavi in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il differimento del termine rappresenterebbe un segnale positivo delle amministrazioni locali verso il tessuto imprenditoriale e artigianale locale. Si pensi alle attività di ristorazione, bar, parrucchieri, negozi al dettaglio rimasti chiusi per quasi due mesi , e adesso, si trovano a sostenere spese per gli accorgimenti legati alla sicurezza degli ambienti e a pagare al contempo imposte e tasse. In soccorso alle amministrazioni comunali interviene l’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) che ha pubblicato uno schema di delibera consiliare che permette ai Comuni di intervenire sui termini di pagamento dell’IMU. Le amministrazioni comunali non si possono soltanto limitare ad recepire i provvedimenti previsti al decreto rilancio, agli articoli 177 e 181, piuttosto modesti, come l’esenzione della tosap e cosap. Troppo poco. I comuni hanno la facoltà di differire il termine del pagamento dell’Imu, questo rappresenterebbe un sostegno, seppur provvisorio, a tante imprese in difficoltà. Speriamo che gli amministratori del comuni del comprensorio jonico che intervengono al più presto per salvaguardare le imprese. Ad oggi molti comuni non hanno fatto molto, altri invece per concedere dei contributi hanno richiesto una serie infinita di documentazione, in un periodo in cui la burocrazia dovrebbe essere più snella.