S. TERESA – Il sindaco Danilo Lo Giudice è intervenuto sulle polemiche sorte dopo la diffusione del bando per l’assegnazione di un contributo alle attività commerciali chiuse a causa del coronavirus. Troppe complesse le procedure di presentazione delle istanze, secondo molti commercianti, e troppo stringenti i requisiti per ottenere il contributo. Soprattutto rispetto ai comuni vicini, come Furci e Roccalumera, dove le modalità di accesso all’aiuto economico sono più semplici e immediate. “La nostra situazione – ha spiegato Danilo Lo Giudice – è assai ben diversa dagli altri comuni. A S. Teresa abbiamo circa mille partite iva, per l’esattezza 988, anche se non è detto che tutte siano attive o abbiano fatturato negli ultimi anni. Però con i fondi stanziati e a disposizione in questo momento, se avessimo deciso di dare un contributo a pioggia sarebbe diventata una sorta di presa in giro. A conti fatti, circa 100 euro ad attività. Invece – ha proseguito il sindaco – abbiamo deciso di dare 500 euro alle prime 127 domande che si posizioneranno in graduatoria, con l’impegno di aumentare lo stanziamento e poter aiutare così altre ditte. Attraverso il bando capiremo chi ha realmente necessità di essere aiutato, attraverso parametri oggettivi come l’Isee, le perdite, le spese per l’affitto. Non sono informazioni dell’altro mondo e qualsiasi commercialista può aiutare le imprese nella compilazione delle istanze”. Sono previsti, però, alcuni correttivi. “Non ho la presunzione di dire che il nostro bando è perfetto e infatti recependo alcune osservazioni a breve daremo dei chiarimenti ed estenderemo i termini di una settimana per dare a tutti la possibilità di partecipare. Sono previsti comunque dei chiarimenti che il dirigente dell’area finanziaria ha già formulato in relazione alla dichiarazione iva che sarà possibile autocertificare, alla possibilità di partecipare alla domanda per le imprese artigiane e all’estensione dei termini di partecipazione all’avviso, che viene prolungata fino al 25 maggio 2020 alle ore 12:00”.