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venerdì, Dicembre 6, 2024
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I giovani tornano a sposarsi (in Municipio). Le riflessioni  dei sindaci di Furci, S.Teresa, Pagliara, Alì Terme, Antillo, S.Alessio e Nizza di Sicilia. 

I giovani tornano a sposarsi (in municipio). Il parere di sette sindaci

 

“Viva l’amore” ha esclamato il sindaco Matteo Francilia dopo aver unito avantieri in matrimonio (civile) una coppia di giovani del luogo. Ed ha esclamato questo perchè soddisfatto che in quest’ultimo anno sono aumentati i matrimoni, forse perchè i giovani non sono più disoccupati, molti da contrattisti nei Comuni sono passati a tempo indeterminato, per cui creare famiglia sta diventa sempre più semplice. Sette matrimoni nell’ultimo anno, a differenza dei due, tre, negli anni passati. “C’è sempre emozione nel celebrare il matrimonio nell’aula consiliare, anche perché quest’anno sono aumentati rispetto al passato”. E poi ha concluso: “un record di matrimoni a Furci nel 2019; questo fa pensare che i tempi sono cambiati e che i giovani vogliono formare famiglia”. Sull’argomento abbiamo svolto una indagine ed è risultato che i matrimoni civili sono aumentati anche negli altri Comuni del comprensorio jonico del Messinese. Ma perché un exploit di matrimoni e perchè col rito civile? Da un lato si può pensare che così facendo vengono dimezzate le spese del ricevimento, dall’altro lato tantissimi giovani articolisti nei Comuni del comprensorio jonico del Messinese sono stati adesso assunti a tempo indeterminato, mentre altri hanno trovato lavori in ditte private per cui si sono affrettati a coronare un sogno d’amore che durava da chissà da quanti anni. Ecco il parere degli altri sindaci:

Danilo Lo Giudice (S.Teresa di Riva): “Rispetto a qualche anno addietro, c’è stata una crescita nei matrimoni civili. I giovani vengono al Comune e si sposano tranquillamente, circondati dall’affetto dei familiari”.

Giovanni Foti (S.Alessio Siculo): “Vedo che c’è stato un crescendo anche a S.Alessio, rispetto a prima che si preferiva la convivenza”.

Piero Briguglio (Nizza di Sicilia); “Anche nel mio Comune abbiamo avvertito questa crescita, pur se lieve. Evidentemente i giovani adesso sono più propensi a formare famiglia, più tosto che convivere”.

Davide Paratore (Antillo): “Non abbiamo avvertito tanta differenza rispetto agli anni precedenti. Il nostro è un piccolo e grazioso centro collinare”.

Carlo Giaquinta (Alì Terme): “ Solo un paio sono venuti a Comune per sposarsi col rito civile; non tanti ma ci sono stati”.

Sebastiano Gugliotta: “Nel nostro Comune la differenza è stata avvertita, ci sono stati più matrimoni civili rispetto al passato, ma con una eccezione, Quasi tutti i giovani che hanno detto si provenivano da altre esperienze matrimoniali. Giovani divorziati che hanno coronato per la seconda volta il loro sogno d’amore. E sì! Quasi tutti quelli sposti al Comune provenivano da precedente esperienza”.

Adesso i giovani pensano a formare famiglia, a sposarsi, abbandonando forse la convivenza, un sistema di vita probabilmente non gradito da tanti genitori.

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