FURCI – Si è svolta la prevista riunione tra amministratori, istituzioni scolastiche e genitori sulle problematiche del servizio refezione. La novità più importante è che la mensa non sarà più offerta agli alunni le cui classi non rientravano in quelle previste dall’appalto comunale (in tutto 120 circa, frequentanti la Primaria centro). Si tornerà dunque al panino portato da casa. A tirarsi indietro, dopo le polemiche degli ultimi giorni, è stata la ditta aggiudicataria dell’appalto riservato invece alle scuole dell’Infanzia del centro e della frazione Grotte e ad una sola classe della Primaria, quella a tempo pieno con 40 ore. In queste ultime classi, è bene precisarlo, il servizio mensa proseguirà regolarmente. “Non c’’era la copertura finanziaria per estendere il servizio a tutti gli alunni – ha ribadito il sindaco Matteo Francilia – speriamo dal prossimo anno di poterci riuscire. Nelle altre classi i genitori si erano organizzati autonomamente con la ditta, ma il Comune non c’entra nulla”. “L’esigenza di garantire la mensa anche agli altri – ha invece spiegato l’assessore Daniela Mercurio – è nata dalle richieste da parte della scuola e dei genitori, anche per evitare che negli stessi locali ci fossero bambini che mangiano il pasto caldo e bambini che mangiano il panino. In attesa di verificare come gestire il tutto c’è stata un po’ di confusione. La sospensione da parte della ditta per i pasti extra – ha aggiunto – è stato un atto consequenziale in attesa di valutare come gestirla al meglio”. L’assessore ha ribadito che “l’amministrazione sta cercando di fare del suo meglio per offrire i servizi che tutti meritiamo”.
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