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giovedì, Dicembre 12, 2024
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Abusò delle figlie adottate, condannato a sette anni un uomo di Santa Teresa di Riva

Condannato a sette anni di reclusione un uomo di 53 anni, residente a Santa Teresa di Riva. L’accusa è di aver commesso abusi sessuali sulle due figlie minorenni adottive.
Ieri, la II sezione del Tribunale di Messina ha emesso la sentenza di primo grado, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero Roberto Conte.
I giudici con presidente Mario Samperi, a latere Fabio Pagana e Claudia Misale gli hanno riconosciuto anche l’aggravante poiché la violenza è stata commessa su persone minori di anni 18 e maltrattamenti nei confronti di fanciulli.
All’uomo è stato imposto il divieto di avvicinarsi, per un anno, ai luoghi frequentati da minori e di svolgere mansioni che prevedono il contatto con essi. Qualsiasi spostamento deve essere preventivamente comunicato. Inoltre, alle parti civili è stato previsto un risalimento di 25mila euro.
La vicenda risale al 2017 quando, i carabinieri di Santa Teresa di Riva, guidati dal Luogotenente Maurizio La Monica, con una complessa attività investigativa hanno fatto piena luce sulle violenze sessuali commesse nei confronti delle due figlie adottive minorenni costrette in molte occasioni a subire atti sessuali.
I militari santateresini insieme al capitano Arcangelo Maiello titolare della compagnia carabinieri di Taormina, attraverso una complessa e certosina indagine, dopo aver raccolto una serie di indizi e di prove nei confronti dell’arrestato hanno potuto certificare le modalità con cui l’uomo si approfittava delle due figlie. Tutto con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di persona che non ha compiuto gli anni 18, essendone genitore adottivo e per aver approfittato di circostanze di tempo, di luogo e di persona anche in riferimento all’età, tali da ostacolarne la privata difesa.

Le denunzie da parte delle vittime di maltrattamenti in famiglia, stalking, violenze di genere e nei confronti di minori sono di fondamentale importanza per gli organi deputati a perseguire tali tipologie di delitti  poiché conducono ad un immediato intervento in loro tutela. 

L’immediatezza della risposta della Polizia Giudiziaria si ricollega anche ad una specifica preparazione professionale nell’affrontare tali reati, sollecitata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha stabilito precise modalità operative per giungere quanto più rapidamente possibile a tutelare tutte le vittime vulnerabil

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