Allarme nei nostri mari; la plastica uccide. Pubblichiamo una riflessione di Costanza Moschella, laureanda in Arti tecnologiche presso l’Accademia di belle arti di Catania.
“Si tratta di un’illustrazione con a tema l’inquinamento della fauna marina. Ho voluto raffigurare delle meduse e delle buste di plastica in mare, con un messaggio chiaro e semplice: “Tu vedi la differenza. Le tartarughe no”. Le tartarughe marine, infatti, si cibano di meduse, ma non riuscendo a distinguerle dalle buste di plastica, muoiono soffocate.
La mia illustrazione nasce come denuncia a quello che è un argomento assai discusso nell’ultimo periodo: l’inquinamento. Anche se molti si rifiutano di accettarlo, questo è un problema che riguarda ogni singolo individuo.
Negli oceani finiscono circa 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno e nell’Oceano Pacifico esiste un’isola di plastica grande 3 volte la Francia.
Tutta questa plastica accumulata non fa altro che rilasciare nell’atmosfera microplastiche, quelle micro particelle che danneggiano irreversibilmente la salute degli esseri viventi e del pianeta.
Gli studiosi dicono che entro il 2050 nel mare ci sarà più plastica che pesci, il problema più urgente riguarda l’inquinamento provocato dagli oggetti di plastica monouso che, quotidianamente, ognuno di noi utilizza e non ricicla a dovere.
Tramite questa illustrazione che ho realizzato, desidero richiamare l’attenzione verso quelli che sono problemi che riguardano ognuno di noi. Ho utilizzato messaggi semplici, ma d’impatto per sensibilizzare l’opinione pubblica, perchè è giusto che ognuno di noi faccia la propria parte.
Esistono soluzioni per risolvere il problema o è troppo tardi? Dipende da noi”.
Costanza Moschella